Successo virtuale

Il Teatro Donizetti va forte con la web tv: 2.200 abbonati per l’opera

Bilancio decisamente positivo. Fondamentale l’apporto degli sponsor a partire dal main partner Allianz e degli “Ambasciatori di Donizetti”

Il Teatro Donizetti va forte con la web tv: 2.200 abbonati per l’opera
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L’edizione 2020 è stata la più complessa da organizzare e portare a termine per via dei continui mutamenti imposti dalla pandemia che ha cambiato sostanzialmente la preparazione e la fruizione del festival Donizetti Opera, realizzato dalla Fondazione Teatro Donizetti presieduta da Giorgio Berta con la direzione generale di Massimo Boffelli, la direzione artistica di Francesco Micheli e quella musicale di Riccardo Frizza.

Un protocollo sanitario severissimo, la capacità dell’intera struttura di reagire rapidamente ai cambiamenti che si sono succeduti, oltre al sostegno dei partner pubblici e privati, hanno permesso di portare a termine la programmazione artistica, rappresentando un precedente ancora ineguagliato di quattro nuove produzioni preparate in contemporanea in “zona rossa” durante la seconda ondata della pandemia – due opere in forma scenica (“Marino Faliero” e “Le nozze in villa”), una in forma di concerto (“Belisario”), un concerto di Gala (GaetAmo Bergamo) – e una serie di contenuti aggiuntivi pensati appositamente per il web come “Citofonare Gaetano”, “Alle prove con Mattioli”, “Parla con Gaetano” o ancora la visita virtuale del teatro restaurato “Donizetti ON” in italiano, inglese e Lis.

A distanza di un mese continuano ad arrivare riconoscimenti e congratulazioni per il festival: ad esempio la testata online “Bachtrack” ha segnalato il festival nella propria “guide to best online practice” per i contenuti aggiuntivi forniti nella webtv o ancora la scelta della rivista “Classic Voice” (in edicola il numero di dicembre) di inserire l’imprenditore (e melomane) bergamasco Marco Mazzoleni – primo aderente al gruppo degli Ambasciatori di Donizetti – fra i dieci personaggi più rilevanti del mondo musicale 2020. La redazione del mensile italiano è stata conquistata dall’idea di questo mecenate insieme di acquistare – sul modello del “caffè sospeso” napoletano – cento abbonamenti alla Donizetti webTV da mettere a disposizione di chi non avrebbe potuto farlo. Nell’articolo «La via Maestra» a cura di Luca Baccolini, Mazzoleni compare al fianco di nove nomi “pesanti” della scena internazionale: il direttore d’orchestra Riccardo Muti (cui è dedicata la copertina) che a giugno ha «apostrofato il ministro della cultura ricordando ciò che era sfuggito come priorità fin dai primi mesi dell’emergenza: la difesa della cultura, il valore assoluto e non negoziabile della musica dal vivo» e quindi, in ordine alfabetico, il pianista Igor Levit, il mecenate Marco Mazzoleni, il direttore d’orchestra Antonio Pappano, la coppia alla guida del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira-Zubin Mehta, il sovrintendente del Teatro La Fenice Fortunato Ortombina, il presidente del Festival di Salisburgo Helga Rabl-Stadler, la prima viola dell’Orchestra del Teatro alla Scala Danilo Rossi e le sarte del Teatro Regio di Parma: «volti che hanno resistito e reagito in un anno impossibile da dimenticare».

Tutta la programmazione del festival 2020 e molti materiali d’archivio sono sempre disponibili sulla Donizetti webTV, pensata già a marzo – alcuni ricorderanno l’esperienza su Facebook del “Gala sul Sofa” e “L’opera a casa Micheli” – e portata avanti con studio e arricchimento di contenuti grazie al sostegno della Fondazione Tim, man mano che aumentava l’esigenza di trovare un pubblico alternativo a quello delle sale e a quello proveniente da paesi lontani.

Il passaggio dai social network alla webTv, e l’analisi dei dati raccolti da molte esperienze internazionali, hanno convinto il gruppo di lavoro – costituito insieme a Micheli da Andrea Compagnucci, Alberto Mattioli, Nadir Catalano e Montserrat Fernandez Blanco – a creare un servizio a pagamento con abbonamento della durata di tre mesi al costo di 59 euro (con le singole opere a 30 euro), nella convinzione che lo sforzo creativo e l’impegno degli artisti vada riconosciuto materialmente e simbolicamente con un biglietto virtuale sostitutivo di quello che si acquista per andare a teatro.

A oggi sulla piattaforma si contano oltre 3.000 iscritti, dei quali più di 2.220 (il dato è in continua evoluzione) hanno scelto di acquistare l’abbonamento per vedere quindi tutti i contenuti. Un numero altissimo se si pensa che, ad ogni abbonamento, rispetto che ai biglietti in teatro, corrispondono in media due persone per ogni terminale. Quindi, facendo una proiezione per i titoli 2020 cui si è aggiunta per ventiquattrore anche la visione esclusiva del video di “Ange de Nisida” del 2019, le presenze sono di oltre 11.000 e presumibilmente il doppio, considerando gli spettatori aggregati sui singoli abbonamenti.

Dai dati disponibili della webTv emerge con chiarezza che ogni abbonato ha effettuato l’accesso su tutti i titoli del festival (anche più volte) e con una visione prolungata dei contenuti. Ci sono stati inoltre una sessantina di spettatori che hanno acquistato singoli titoli. A queste presenze si aggiungono quelle legate alla trasmissione in diretta di “Marino Faliero” su Rai5 (in questi giorni è in programma anche lo speciale “Prima della Prima”), Rai Radio3 e ancora oggi sulla piattaforma RaiPlay, oltre a quelle che in futuro avranno i dvd in produzione con l’etichetta Dynamic.

Questi numeri, seppur non restituiscano il calore della presenza fisica in teatro, sono in crescita rispetto al 2019 quando al festival bergamasco sono state registrate 10.293 presenze.

Lo scorso anno ci si era fermati a trentatré paesi diversi di provenienza; con la webTv sono diventati quarantuno, con collegamenti dai paesi europei (in testa Francia, UK, Svizzera, Germania, Belgio e Spagna) e poi da USA, Giappone, Russia, Puerto Rico, Bolivia, Hong Kong, Paraguay, Israele, Australia, Sud Africa e Nicaragua.

Nonostante il forte desiderio di tornare al più presto in sala con il pubblico presente, il gruppo di lavoro si è posto il problema della distanza fra artisti e spettatori creata dallo schermo e da una visione a distanza. Da queste motivazioni sono nati format specifici come “Citofonate Gaetano” – con la presenza di Diego Passoni, Cristina Bugatty e una serie di ospiti per ogni titolo – per ricreare un po’ l’atmosfera del foyer, ma soprattutto si sono aperte le chat di commento durante le prime visioni delle opere che hanno raccolto oltre 400 interventi per ogni titolo, e anche qualche spettatore illustre come Placido Domingo che ha acquistato il biglietto per “Belisario” che avrebbe dovuto intrepretare al Teatro Donizetti e ha mandato i suoi complimenti ai colleghi del palcoscenico.

È inoltre positiva la reazione alla campagna #iorinuncioalrimborso: al momento 42 titolari di biglietti hanno rinunciato alla cifra dei titoli acquistati diventando Donor del festival con una serie di benefit specifici.

La programmazione musicale sulla web tv è stata apprezzata da oltre ottanta critici musicali italiani e stranieri accreditati sulla piattaforma, dai principali TG, quotidiani, siti, radio e specializzati nazionali alle riviste di settore internazionali, a quotidiani stranieri come la “Welt” o il “Washington Post”.

La possibilità di abbonarsi o acquistare i singoli titoli rimane attiva e costituisce un ulteriore prolungamento del festival che così può aumentare il proprio bacino di spettatori.

Il festival Donizetti Opera 2020 non si è fermato anche grazie al sostegno del main partner Allianz e del contributo di AB Energie, Curnis - Rolex, Terna, Uniacque oltre che di UBI Banca e degli Ambasciatori di Donizetti di cui fanno parte oltre 25 realtà imprenditoriali del territorio vicine al teatro. A tutti va il ringraziamento più sincero.

 

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