Oltre le note

La commovente e delicata dedica di Paolo Fresu a chi soffre, ovvero tutti noi

Il trombettista, amico e collega di Trovesi e legatissimo alla nostra terra, ha pubblicato una toccante versione strumentale di "Sì dolce è il tormento" del compositore Claudio Monteverdi

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di Fabio Gualandris

Una commovente dedica «a chi soffre», datata domenica 5 aprile, realizzata con un delicato video che è carezza musicale. Protagonista Paolo Fresu alla tromba. accompagnato al pianoforte da Uri Caine.

Sì dolce è il tormento

Sì dolce è'l tormentoCh'in seno mi sta,Ch'io vivo contentoPer cruda beltà.Nel ciel di bellezzaS'accreschi fierezzaEt manchi pietà:Che sempre qual scoglioAll'onda d'orgoglioMia fede sarà.La speme fallaceRivolgam' il piè.Diletto ne paceNon scendano a me.E l'empia ch'adoroMi nieghi ristoroDi buona mercè:Tra doglia infinita,Tra speme traditaVivrà la mia fè.Se fiamma d'amoreGià mai non sentìQuel rigido coreCh'il cor mi rapì,Se nega pietateLa cruda beltateChe l'alma invaghì:Ben fia che dolente,Pentita e languenteSospirimi un dì. Claudio Monteverdi

Pubblicato da Paolo Fresu su Sabato 4 aprile 2020

Fresu nasce il 10 febbraio 1961 a Berchidda, in Sardegna. Inizia lo studio della tromba all’età di undici anni nella Banda Musicale “Bernardo de Muro” del suo paese natale. La banda è l'esperienza che lo lega al nostro conterraneo Gianluigi Trovesi, nembrese. Entrambi, oltre ad aver collaborato artisticamente, furono protagonisti nel 2010 del documentario Il cortile della musica, film di Sergio Visinoni del 2010.

«Uscivano dal cortile, elegantissimi, con divisa e cappello neri e camicia bianca, tenendo a tracolla o sottobraccio lo strumento. Noi, orgogliosi (abitavamo nello stesso cortile), li accompagnavamo fino alla piazza principale del paese dove il “Premiato Corpo Musicale” avrebbe tenuto il concerto…», si racconta il film. Quel paese è Nembro e la sinossi del documentario spiega «“In bergamasca ci sono 130 bande!”: Gianluigi lo racconta spesso, sempre con lo stesso genuino stupore per un fenomeno musicale e sociale che sfida il tempo: sembra incredibile che in un’epoca in cui la musica è accessibile con estrema facilità, ci sia ancora chi è disposto a studiare anni per il solo piacere di suonare insieme, da dilettanti, con tutto quello che il termine ha di buono. Da qui ha preso le mosse un viaggio attraverso i ricordi e la musica di Gianluigi Trovesi, musicista bergamasco di caratura internazionale che nella banda di Nembro ha iniziato a suonare e che non ha mai perso il contatto con questo territorio e con la sua musica».

Lo stesso percorso di Fresu, che vive un feeling ininterrotto con le sue radici e, quando torna al paese, con orgoglio riprende a suonare nel suo primo ensemble. Nel filmato pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del trombettista sardo, ci piace cogliere nello sguardo addolorato di Fresu l’empatia di una vicinanza al dramma vissuto nella nostra terra. Il brano è una toccante versione strumentale di Sì dolce è il tormento del compositore Claudio Monteverdi (1567-1643).

Il testo del brano:

Sì dolce è’l tormento
Ch'in seno mi sta,
Ch'io vivo contento
Per cruda beltà.
Nel ciel di bellezza
S'accreschi fierezza
Et manchi pietà:
Che sempre qual scoglio
All'onda d'orgoglio
Mia fede sarà.
La speme fallace
Rivolgam’ il piè.
Diletto ne pace
Non scendano a me.
E l'empia ch’adoro
Mi nieghi ristoro
Di buona mercè:
Tra doglia infinita,
Tra speme tradita
Vivrà la mia fè.
Se fiamma d'amore
Già mai non sentì
Quel rigido core
Ch'il cor mi rapì,
Se nega pietate
La cruda beltate
Che l'alma invaghì:
Ben fia che dolente,
Pentita e languente
Sospirimi un dì.

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