The Andre si toglie cappuccio e occhiali e si esibisce all'Auditorium di Milano
Finalmente ha svelato la sua identità: è Alberto Ghezzi, bergamasco. Il successo con la reinterpretazione di canzoni trap attraverso De Andrè
The Andre si toglie la maschera, o meglio, cappuccio e occhiali: un gesto simbolico per chiudere un percorso, nato solo pochi anni fa e che ha piacevolmente sorpreso pubblico e critica. Dietro l’epiteto artistico si nasconde Alberto Ghezzi, cantautore delle valli bergamasche, che ha cantato e riscritto i più grandi successi trap con la "voce" e la poetica di Fabrizio De André, raccontando la nuova musica e, muovendosi tra il colto e il giocoso, unendo due generazioni di cultura pop italiana.
Tutto questo lo ha sempre fatto nascosto dagli occhiali da sole e una felpa col cappuccio. The Andre ha sorpreso in pochi anni pubblico e critica grazie a scelte coraggiose e spiazzanti, tra cui l’ultima ieri, martedì 12 ottobre, quando con un post su Facebook ha abbandonato la maschera di scena per intraprendere il suo percorso cantautorale, trampolino verso una nuova direzione ancora tutta da vivere e da scrivere.
Per rendere il definitivo omaggio al Maestro, dal quale è partito questo affascinante viaggio, il primo dicembre 2021, alle ore 21, The Andre si esibirà insieme all'Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi all’Auditorium di Milano. Proporrà uno degli album più iconici di Fabrizio De André, La Buona Novella, che per la prima volta sarà suonato e riarrangiato in chiave sinfonica grazie al lavoro del direttore d'orchestra Simone Tonin. I biglietti si possono trovare in prevendita online a questo link.
Nell'ultimo anno, Alberto ha pubblicato un libro, Io è un altro, uscito per People (la casa editrice di Pippo Civati), dove si racconta e ci racconta la storia di un progetto musicale che ha ottenuto un sensazionale successo non solo online. L'opera è arricchita dalla prefazione di Dori Ghezzi. A maggio scorso è invece uscito il suo debutto cantautorale, l’Ep Evoluzione (potete ascoltarlo qui): quattro canzoni inedite legate da un fil rouge che attraversa il senso dell’evoluzione, sia personale che biologica e che ha portato in tour durante l’estate.