Oltre ogni aspettativa

Un successo la musica dal vivo in città: oltre 23 mila spettatori ai concerti dell'estate

Nella stagione più difficile per capienze ridotte e normative rigorose, Bergamo ha gradito gli spettacoli in piazzale Alpini, al Polaresco e al Lazzaretto

Un successo la musica dal vivo in città: oltre 23 mila spettatori ai concerti dell'estate
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di Matteo Rizzi

Bergamo si riscopre appassionata di musica dal vivo. Nella stagione più dura, in cui le regole del gioco sono radicalmente cambiate rispetto agli altri anni, in cui capienze ridotte e instabilità normativa rendono molto difficile sia organizzare eventi, sia far quadrare i conti e in cui l’esperienza del concerto è completamente (e, a questo punto, dopo il trattamento riservato ad altri settori, dalle manifestazioni in piazza agli stadi, si può dire anche inspiegabilmente) mutilata dall’obbligo di rimanere seduti e distanziati, Bergamo ha frantumato ogni aspettativa. Per i 27 concerti a pagamento organizzati nel corso della stagione nell’ambito di BergamoMille-Summer Revolution (si contano quindi solo i concerti di Polaresco e Piazzale degli Alpini: il Lazzaretto, a gestione comunale, è un discorso a parte, così come Edoné e Ink) sono stati staccati quasi undicimila biglietti, con numerosi sold-out (giusto questa sera, venerdì, si esibirà al Polaresco Venerus, ultimo tutto esaurito di una lunga serie).

Significa che l’80 per cento dei posti disponibili in tutta la stagione è stato occupato: «Un dato davvero molto, molto incoraggiante - spiega Luca Borsetti, direttore artistico di Bergamo1000 e quindi principale organizzatore di tutti gli eventi estivi di Polaresco e Piazzale degli Alpini, già gestore di Latteria Molloy, storico live club di Brescia - anche perché le presenze sono al di sopra della media nazionale: in tante altre città, anche tradizionalmente più legate alla musica dal vivo rispetto a Bergamo, i posti sono stati occupati al 60, 70 per cento rispetto alla capienza totale. Abbiamo fatto in media 400/500 persone a evento, avendo a disposizione due spazi che avevano rispettivamente una capienza di 350 posti e una di 600 posti. Sono numeri importanti, che parlano di una città che ha risposto ampiamente presente a quella che di fatto era una novità, dato che Bergamo non è mai stata abituata ad avere un cartellone di eventi così fitto. Ci fa piacere perché anche le grandi agenzie ora hanno iniziato a interessarsi e a comprendere il potenziale di questo spazio. Giusto in questi giorni abbiamo ad esempio annunciato il live in esclusiva di Gianluca Grignani il prossimo 24 settembre, e pure l’evento che chiuderà la stagione, ovvero lo spettacolo di Giovanni Lindo Ferretti, è un’esclusiva lombarda».

Per Bergamo è un risultato sorprendente, perché da anni i Festival si svolgevano quasi solo in provincia o erano comunque momenti circoscritti a poche settimane all’anno e i dubbi che potesse esistere a Bergamo un pubblico interessato ai concerti (figuriamoci a pagamento) erano più che una semplice pulce nell’orecchio di una buona parte dell’opinione pubblica all’inizio della stagione. Già nei primissimi giorni della programmazione, quando alcuni eventi avevano raccolto risultati sotto le aspettative, diversi detrattori avevano già iniziato a parlare di flop e a mostrare scetticismo. Ma, come avevamo già scritto allora e a maggior ragione con il senno di poi, era davvero difficile che una stagione come questa potesse rivelarsi un insuccesso: i nomi che si sono susseguiti sul palco del Piazzale degli Alpini e del Polaresco sono quasi tutti nomi di punta del target giovanile. E nonostante le tante polemiche iniziali legate alla collocazione della piazza nel mezzo di un centro densamente abitato, e quindi le preoccupazioni per eventuali rumori eccessivi, tutto è andato liscio, senza particolari mugugni (forse solo quelli degli spettatori ai concerti che a volte avrebbero preferito qualche decibel in più).

Bergamo1000 ha dimostrato il suo potenziale anche in eventi diversi dai concerti, come nel caso del Bergamo Comics, che ha richiamato migliaia di persone, o l’evento del Ducato di Piazza Pontida, che ha visto il progetto ottenere il riconoscimento di una delle istituzioni più radicate e tradizionali del centro città...

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