Spy story in salsa orobica

Il giallo delle cimici in Promoberg (che sta succedendo in Fiera?)

Il giallo delle cimici in Promoberg (che sta succedendo in Fiera?)
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Ascom contro Ascom. È in atto un complotto per estromettere i dirigenti storici dell’Ente Fiera Promoberg, il segretario generale Luigi Trigona, il presidente Ivan Rodeschini e il direttore Stefano Cristini? Oppure questi ultimi sarebbero responsabili di una conduzione a dir poco inefficiente? Fatto sta che qualcosa non quadra.

 

 

Chi ha piazzato le microspie negli uffici della Fiera? Sono giorni che se ne parla. E se in un primo tempo i consiglieri di Promoberg pensavano a qualche entità misteriosa, una sorta di spy story in salsa orobica, ora si sono convinti che a installarle siano stati investigatori incaricati dalla Procura. Alla quale qualcuno avrebbe segnalato anomalie nella gestione dell’ente di via Lunga. Appunto. Le “cimici”, otto microspie professionali, audio e video, sono state scoperte dal direttore generale Cristini, dopo le quasi quattro ore di Consiglio d’amministrazione straordinario convocato il 30 maggio per approvare il bilancio 2018, ultimo atto prima della scadenza del Cda. Come abbia fatto Cristini a scoprirle è un altro dei misteri. In ogni caso, il bilancio avrebbe comunque destato parecchie perplessità, ma è stato approvato dai presenti - Rodeschini, il suo vice Angelo Carrara, Trigona, Renato Giavazzi (Confagricoltura), Maria Teresa Azzola (Confcooperative), Marco Amigoni (Lia), Alberto Brivio (Coldiretti) e Vanessa Pesenti (Ance) -, con la sola astensione di Alberto Capitanio (Compagnia delle Opere). Il via libera è arrivato dopo le spiegazioni del direttore e il parere del collegio sindacale, presieduto da Mauro Bagini e del quale fa parte anche l’ex presidente della Provincia e di Teb, Gianfranco Ceruti. Le perplessità - secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, che ha sollevato l’affaire - riguarderebbero più voci, in particolare un considerevole volume di rimborsi spese intestati a diverse persone, anche ignare.

A svelare il cosiddetto “giallo delle cimici” è stato Rodeschini in una lettera inviata a tutti i soci e consiglieri dell’Ente: «Cari consiglieri, cari soci, sono molto dispiaciuto di dovervi informare su alcuni gravissimi fatti accaduti negli ultimi giorni. Durante un controllo effettuato giovedì 30 e venerdì 31 maggio sono state scoperte rispettivamente n. 3 microspie wi-fi e n. 5 microspie wi-fi all’interno dei locali del nostro Ente, e in più un gps rinvenuto a bordo della vettura in uso al geometra Cristini. Lo scrivente, in data 31 maggio, e il direttore Cristini, in data 1 giugno, hanno...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 7 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 20 giugno. In versione digitale, qui.

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