1,7 milioni ai 127 comuni del Bim contro il caro energia

Il Consiglio direttivo del Bim ha preso una decisione forte, che esce dall'ordinario, pur restando nel solco del dettato della legge, nell'intenzione di fare fronte a uno dei problemi più gravi che si stanno profilando all'orizzonte per i privati, ma anche per amministrazioni ed enti locali. Il "caro energia".

Carlo Personeni, presidente del Consorzio Bim fiumi Brembo e Serio e Lago di Como, ha sottolineato a L'Eco di Bergamo: «Ci sono rischi ancora più marcati per i piccoli Comuni montani. Spesso sono privi di leve finanziarie e tributarie adeguate e situati in fasce di territorio svantaggiate a livello climatico, che non consentono rilevanti margini di manovra, soprattutto nella stagione fredda. Proprio da novembre, con l’approssimarsi dell’inverno, il “caro energia” si farà sentire con più forza, con bollette del metano che spareranno alle stelle».

Il voto per abbattere i costi è stato pertanto unanime. Sono stati stanziati ben 1,7 milioni di euro, a fondo perduto. Nello specifico, 700 mila euro provengono da disponibilità rintracciate nel bilancio 2022, mentre il milione di euro sono risorse già assegnate nel bilancio 2022 dal Consorzio alle Zone e alle quattro Comunità Montane (Val Brembana, Val Seriana, Valle Imagna, Val San Martino). A loro viene richiesto un impiego fino al 50% per affrontare l’emergenza in atto.

A beneficiare delle risorse saranno tutti e 127 i Comuni perimetrati nel Consorzio Bim, dei quali 98 inseriti nelle Comunità montane e 29 «non montani». La suddivisione è stata fatta in modo che 629 mila euro siano andati alla Comunità montana Val Brembana, altrettanti alla Comunità montana Val Seriana, pochi meno, 221 mila alla Comunità montana Valle Imagna, 136 mila alla Val San Martino e 85 mila ai Comuni rivieraschi.