7 regole d'oro per la salute del cuore

Il numero d’oro è il sette. Almeno quando si parla di cuore. Infatti uno studio dell’Università Paris Descartes, in Francia, pubblicato sull’American Heart Association, una delle più prestigiose e affidabili riviste in materia di problemi di cuore, avrebbe dimostrato che il raggiungimento e il mantenimento di almeno uno di sette obbiettivi di salute cardiovascolare migliorano la vita e la sua qualità, prevenendo o allontanando il rischio di malattie importanti e debilitanti, quali infarto e ictus.
I sette punti d'oto. Erano oltre settemila, tutti arzilli attivi e pieni di voglia di vivere, gli anziani che hanno partecipato allo studio francese su I vantaggi di una salute cardiovascolare ideale. Il quale aveva un focus molto interessante: identificare sette obiettivi, che i ricercatori hanno chiamato Life’s Simple 7, e verificare se in qualche misura, in sinergia o anche singolarmente, essi potessero contribuire a ridurre malattie importanti come infarto e ictus, in aumento nella società contemporanea, e con esse anche il rischio di mortalità. In ultimo hanno voluto considerare se l’età era un fattore X importante o trascurabile per il benessere del cuore in funzione e in associazione con gli obiettivi preposti.
Da qui, i sette punti per il benessere del cuore che così possono essere elencati:
- Controllare il peso. Ovvero mantenere il proprio indice di massa corporea (BMI), in base a sesso, età e altezza sotto la soglia del sovrappeso.
- Mantenersi attivi. Praticando cioè almeno 75 minuti a settimana di attività fisica vigorosa o 150 minuti a settimana di sport moderatamente intenso.
- Correggere le abitudini voluttuarie, prima fra tutte il fumo. Con totale astinenza o sospensione da almeno 12 mesi.
- Mangiare bene e sano. Seguire cioè una dieta che includa molta frutta e verdura, tutti i giorni, pesce due volte o più a settimana e meno di 450 calorie a settimana di zuccheri.
- Fare attenzione alla pressione sanguigna. La quale, senza l’uso di farmaci, dovrebbe mantenersi sotto ai valori 120/80.
- Occhio al colesterolo. Anch’esso deve restare entro i parametri soglia, senza l’uso di particolari terapie.
- Idem per gli zuccheri, con livelli normali nel sangue, senza controllo farmacologico.
I dati precisi del rischio e della sua riduzione. In verità, degli oltre settemila senior solo uno ha fatto centro per tutti gli obiettivi, il 5 per cento di ne ha raggiunti almeno cinque o sei. La metà dei partecipanti è stata seguita per più di nove anni e in quest’arco di tempo è stato possibile osservare che coloro che avevano conquistato tre o quattro obiettivi, rispetto a quelli con meno di due, avevano un rischio di mortalità ridotto del 16 per cento, dato che andava via via migliorando con la virtuosità. Cinque-sette obiettivi raggiunti corrispondevano a una probabilità inferiore del 29 per cento di morte prematura. Vale a dire che il rischio diminuiva del 10 per cento in più per ogni target conquistato e mantenuto. Mentre, per quanto riguarda la probabilità di incorrere in malattie cardiovascolari, ogni livello ne abbassava il rischio di insorgenza del 22 per cento. Sebbene il beneficio maggiore, ideale per la salute del cuore e la riduzione del rischio cardiovascolare, come è pensabile e auspicabile, dicono i ricercatori sia quello derivante dalla sinergia di tutti e sette gli obiettivi raggiunti, lo studio dimostrerebbe che la tutela salutare è evidente già e con un solo target conquistato e mantenuto. Questo indipendentemente dall’età, giovane media o d’argento.