Dal cibo allo smartphone

8 consigli per recuperare l'energia mentre aspettate di andare in ferie

8 consigli per recuperare l'energia mentre aspettate di andare in ferie
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Dopo il mal di primavera, che colpisce circa 2 milioni di italiani, ora siamo afflitti dalla stanchezza pre-ferie. Niente di preoccupante, eppure è una condizione durissima da superare: quasi come e quanto i postumi di una ricaduta da influenza, quando il fisico è debilitato e ci si sente mosci come un cencio, il colorito è terreo, e la stanchezza pesa come un macigno sulla spalle. Sono i classici sintomi di chi aspetta con agognata attesa le vacanze, mentre il corpo e la mente proprio non rispondono agli stimoli della quotidianità. La pausa estiva prima o poi arriva, state tranquilli, ma meglio ricorrere a qualche rimedio prima che quel piccolo calo fisiologico diventi un vero e proprio tracollo.

Il trucco sta tutto nel preservare al meglio l'energia, nelle ultime settimane che precedono lo stop estivo. Mantenendola alta, ovvero stabile e costante, nonostante tutto. Come fare? Gli esperti dicono che è necessario assottigliare le nostre riserve grasse (leggasi pure cuscinetti adiposi) che, guarda caso, compaiono sempre là dove non dovrebbero, bruciandoli al posto degli zuccheri. Insomma, occorre attuare quella che gli specialisti definiscono una riparazione energetica, con sette facili ed efficaci mosse.

 

1) Rispettare i pasti e seguire una strategia

Non bisogna sgarrare sui cinque pasti raccomandati: i tre principali, cioè colazione pranzo e cena, più i due spuntini, uno a metà mattina e una piccola merenda pomeridiana. Ma c’è di più, perché sarebbe indispensabile seguire una strategia alimentare, spezzando la settimana in due. Ovvero fornendo nei primi quattro giorni zuccheri che provengano dalla frutta fresca, ma non dai cereali, e grassi sani (come gli omega 3, l’acido pinoleico, l’acido linoleico, l’olio di semi di lino o di canapa o di colza) eliminando invece carboidrati complessi, identificabili per lo più con cibi contenenti amido. Dunque banane, orzo, fagioli, ceci, lenticchie, noci, avena, patate, verdure, mais dolce, cereali, pane integrale, cereali integrale, farina integrale, riso integrale, pasta integrale, per quanto riguarda gli amidi naturali, e biscotti, pasticcini, torte, pizze, cereali per la prima colazione, pane bianco, farina, pasta, riso, per gli amidi raffinati. Negli altri tre occorre invece abituare il corpo a estrarre i grassi dalla dieta, educandolo così a produrre energia dal grasso conservato nei tessuti. Dunque sarà possibile introdurre nella dieta anche i carboidrati, ma solo a colazione e a pranzo.

 

2) Scegliere cibi energetici

Non solo ciò prestando fede alla suddivisione alimentare, ma anche introducendo nella dieta almeno gran parte, se non tutti in alternanza, i 20 cibi super-energetici. Quelli cioè che danno una marcia in più alla riparazione energetica, ovvero asparagi, carne magra, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, cetrioli, farina d’avena/porridge, frutta secca, lamponi, lenticchie, limoni, melone cantalupo, olio di cocco, peperoncino, pesce non d’allevamento, pompelmo, quinoa, sedano, spinaci, uova, zenzero.

 

3) Non demordere

Resistere a lungo nella strategia alimentare recupera-energia, almeno per novanta giorni. Questo potrebbe mettere a dura prova la volontà di ciascuno, ma ce la si può fare!

 

4) Bere acqua a gogo

Con una soglia minima di trenta millilitri d’acqua per ogni chilogrammo di peso corporeo, fino a un massimo di massimo di tre litri, bisogna bere. Ovvero superare la raccomandazione degli 8 bicchieri di acqua quotidiani. Male non fa.

 

5) Rallentare i ritmi

Rallentare il ritmo fa bene in genere. Ma soprattutto quello del battito cardiaco, che va tenuto a livelli bassi. Questo significa che nelle settimane pre-vacanza non occorre sospendere del tutto la palestra, ma piuttosto chiedere di meno all’organismo, essendo questo in riserva energetica. Abbassare i ritmi di lavoro in generale, e dunque di dispendio energetico, aiuta anche a eliminare più grassi rispetto a quando si brucia il glicogeno presente nei muscoli e negli organi durante una attività fisica impegnativa. Quindi durante l’allentamento, è bere mantenere il ritmo cardiaco tra i 125 e i 135 battiti al minuto.

 

6) Fare sport al mattino

Il mattino, si sa, ha l’oro in bocca, anche per lo sport. In questa fascia oraria mattutina, che si può estendere fino alle due del pomeriggio, le ghiandole surrenali sono al massimo e svolgono al meglio la loro attività, lasciando poi spazio a poco a poco nell’arco della giornata alla produzione di ormoni, che innescano l’energia della crisi. Dunque, meglio non dedicarsi alla pratica sportiva alla sera.

 

7) Alimentarsi 30 minuti prima di fare sport

Prima di cominciare l'attività sportiva, 30 minuti prima, è bene mangiare. Con un frutto, ma che sia ad alto indice glicemico, accompagnato anche da un grasso sano, se si è nei primi quattro giorni della famosa settimana spezzata, o con un carboidrato complesso e una verdura se si è nella seconda parte della settimana, quella dei tra giorni. Questo trucco consente di nutrire i muscoli con un apporto adeguato di zuccheri alimentari, a vantaggio anche dell’intero organismo, che potrà utilizzare energia dolce senza portarla via ai tessuti muscolari.

 

8) Bandire il cellulare

Almeno mentre si dorme o comunque nell’ambiente nel quale si riposa, mettete via lo smartphone. E naturalmente anche computer, sveglia, televisore e tutto quanto possa fornire una stimolazione elettronica. La quale genere uno stato di eccitazione sull’organismo che peggiora la qualità del sonno, impedendo anche un risposo profondo.

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