Ad Albino gli studenti più "ribelli" andranno ad aiutare le persone bisognose
Bettinaglio e Benedetti: «Un protocollo consentirà di proporre, in alternativa alla punizione, un’attività di confezionamento pacchi»
di Fabio Gualandris
A gennaio giunge puntuale l’annuale bilancio dell’iniziativa di solidarietà “Legami di pane” che vede collaborare, in convenzione, l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Albino, la parrocchia di San Giuliano e la cooperativa sociale “Il Cantiere”.
Abbiamo raccolto i dati della relazione puntuale redatta da Cinzia Bettinaglio, referente per “Il Cantiere”, organizzazione che cura la parte amministrativa del progetto, integrata dalla testimonianza del coordinatore operativo Giancarlo Benedetti (Jack).
«La situazione di povertà economica delle famiglie non va migliorando - spiegano -, il numero delle famiglie che nel Comune di Albino usufruiscono del pacco alimentare rimane sostanzialmente stabile; i dati ci dicono che, rispetto ai nuclei familiari composti da più membri, aumentano le persone sole che usufruiscono di questo aiuto».
I numeri raccontano che nel 2023 sono stati preparati e distribuiti 1.470 pacchi alimentari. Hanno usufruito del servizio 121 nuclei familiari, corrispondenti a 267 persone. Il peso di ogni singolo pacco si aggira attorno ai 20 kg con un massimo anche di 25 kg, a seconda del numero di persone che compongono il nucleo familiare, per un totale distribuito di 300 quintali di prodotti.
Continua la collaborazione con l’associazione “Mamme del Mondo”, che a loro volta tramite il progetto aiutano altre tre famiglie. Come gli scorsi anni ulteriori 270 pacchi alimentari sono stati distribuiti, sempre nella stessa sede-magazzino di “Legami di pane” in piazza San Giuliano, a famiglie dell’associazione Mamme del Mondo, per un totale di 54 quintali di prodotti.
«Anche quest’anno - continuano -, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge detta del “Buon Samaritano”, in collaborazione con il Comune di Albino e la ditta di ristorazione SerCar, che si occupa dei pasti nelle scuole, abbiamo raccolto e consegnato giornalmente dieci pasti cucinati completi. L’iniziativa, ospitata all’oratorio Giovanni XXIII, si svolge per la durata dell’anno scolastico, con l’impegno di due volontari ogni giorno per cinque giorni a settimana».
Da rimarcare la ripresa della collaborazione con l’Istituto comprensivo “Gioele Solari”, che si era interrotta negli anni della pandemia.
«Si tratta di un’importante azione di sensibilizzazione, che (...)