Come è riuscito Fiumicino ad abbattere i tempi d'attesa
Il Natale è oramai passato, trascorso in famiglia, magari a casa di parenti con le gambe sotto il tavolo. Capodanno, dal canto suo, è invece una festività in cui gli italiani amano viaggiare, raggiungendo località di montagna o, perché no, Paesi lontani ed esotici, dove brindare al nuovo anno al caldo e sulla spiaggia. Gli aeroporti italiani vengono così presi d’assedio e nonostante la crisi che preme, sono sempre tante le persone che, da oggi in poi, sono pronte a fare le valigie e imbarcarsi su di un volo. Certo è che, tra controlli, imbarchi e perquisizioni, il vero relax da vacanza può iniziare solamente una volta che si è comodamente seduti sul nostro posto in aereo. A Roma, però, c’è chi da tempo sta lavorando per tentare di diminuire il più possibile lo “stress da viaggio”, riducendo al minimo i tempi di attesa e le code. Lo stanno facendo i vertici dell’aeroporto Leonardo Da Vinci – Fiumicino, che già nel 2014 è stato lo scalo europeo al centro di una serie di sperimentazioni tese proprie a velocizzare le procedure di imbarco.
5 minuti e niente più. Soprattutto in periodi di traffico aereo intenso, come quello che sta per iniziare, non è difficile trovarsi costretti a passare più di un quarto d’ora in coda all’entrata dei gate, ovvero nell’area dedicata ai controlli degli imbarchi e dei bagagli a mano. A Fiumicino però, assicurano i vertici di Aeroporti di Roma, l’obiettivo è portare la media di attesa ad appena 4 minuti per il 2015. Un passo avanti non impossibile tenendo conto che la statistiche dell’anno in corso parlano di tempi di attesa medi scesi intorno ai 5 minuti. Questo miglioramento è stato possibile attraverso alcune semplici mosse: innanzitutto sono stati eliminati quasi tutti i “colli di bottiglia”, in gergo tutte quelle code un po’ disordinate a cui noi italiani siamo tanto abituati e, al fondo delle quali, i passaggi sono singoli. Ciò è stato possibile portando a 6 il numero dei punti di verifica per un totale di 66 linee di controllo dei bagagli a mano, un aumento del 25% rispetto al passato. Ma è stata anche estesa l’area di controllo, in modo da rendere più semplice la preparazione alle verifiche da parte dei viaggiatori che devono, ad esempio, togliere dalla valigia il tablet, il computer o i liquidi. Il rullo era di 2 metri nella parte che precede la macchina dei raggi x e di 3 nell’area successiva, mentre ora i metri sono divenuti 6, sia prima che dopo. Piccoli accorgimenti che però hanno decisamente reso più facile la vita di tanti viaggiatori.
L’eGate e la sperimentazione. Come sempre più spesso accade, inoltre, a rendere la vita più facile a noi viaggiatori e ad addetti ai lavori, c’è la tecnologia. Nello specifico, l’aeroporto di Fiumicino è, da luglio, il centro di sperimentazione di un nuovo dispositivo, chiamato eGate, che permette un controllo automatico e biometrico dei passaporti elettronici e dei passeggeri che lo possiedono, oltre che la raccolta dei dati sui tempi di attesa in coda attraverso il bluetooth e le previsioni dei flussi dei passeggeri in base alla quale si calcola il numero di agenti di sicurezza necessari. Per una volta l’Italia, grazie a questa tecnologia, si erge a portabandiera dell’innovazione, ruolo che raramente le compete. Lo scalo capitolino è, infatti, il primo al mondo ad adoperare il sistema di controllo Automated Border Control, rilasciato da SITA, che permette il controllo automatizzato del passaporto. L’attesa per l’imbarco viene così dimezzata e aumenta invece la sicurezza nei controlli di frontiera. Senza intoppi, inoltre, il passeggero se la cava praticamente da solo, avviandosi all’imbarco in autonomia.
http://youtu.be/ZoTpwB2f_JQ
Video della SITA sul funzionamento della nuova tecnologia.
Il funzionamento del sistema è molto semplice: attraverso il riconoscimento facciale, in aggiunta alla lettura del passaporto elettronico da strisciare sul lettore elettronico all’imbarco, il sistema rilascia l’ok per il passaggio del viaggiatore. Una volta giunto alla porta dei controlli, il passeggero si sottopone anche alla verifica dell’impronta riportata già nel passaporto elettronico e, nel giro di 5 o 6 secondi, è pronto per dirigersi verso l’aereo. I primi risultati della sperimentazione, presentati a novembre all’Europe Aviation ICT Forum 2014 di Amsterdam, sono stati accolti con grande soddisfazione: le porte dotate delle nuove tecnologie, situate al Terminal 3 (4 agli imbarchi e 4 agli arrivi), hanno snellito le procedure d’imbarco, consentendo in media di sottoporre a controllo un passeggero ogni 20 secondi. Non solo procedure snellite, ma anche la possibilità, per gli agenti, di concentrarsi sui soggetti più a rischio, che magari non passano il controllo ai raggi x, essendo necessario un solo agente per monitorare ben 4 porte e lasciando liberi altri tre suoi colleghi di concentrarsi sulle procedure di controllo più approfondite.
Per quest’anno è probabile che dobbiate ancora sorbirvi, se partirete per mete lontane, code e controlli estenuanti, ma sappiate che la tecnologia sta arrivando a darvi una mano. Dovete solo portare pazienza.