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Al Macinino Coffe Club di Osio il biliardino al posto delle slot

Al Macinino Coffe Club di Osio il biliardino al posto delle slot
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A Osio Sotto, un piccolo bar circondato di vetrate e nascosto sotto i portici di via della Libertà ha trovato il coraggio di gridare la sua rivoluzione: ospitare un calcetto al posto delle slot machine. La scelta è stata del trentacinquenne Diego Vitali, gestore del Macinino Coffee Club. «Prima di questa avventura ho lavorato nei bar come dipendente. Lì ho visto cose terribili, che non avrei mai più voluto rivedere nel mio locale. Gente che si rovinava davanti allo schermo delle macchinette, nonne di sessantacinque anni che buttavano la pensione nel gioco».

 

 

Una volta aperte le porte del suo locale a Osio, sette anni fa, Diego ha mantenuto quella promessa, nonostante gli svantaggi che la scelta radicale ha trascinato con sé: «Un’azienda mi ha offerto quindicimila euro all’anno solo perché io tenessi le slot. Quei soldi mi sarebbero stati comodi, ci avrei pagato l’affitto, altre spese che tutto sommato si fanno sentire. Ma non avere macchinette è sempre stato più importante; perché so che portano un sacco di denaro, è vero, ma anche un giro di clienti da cui poi non ci si libera più. Non critico chi ha voluto tenersele, ognuno segue la sua politica. Ma io sono sempre stato contrario, e non cambierò idea».

Il Comune, dal canto suo, ha cercato di appoggiare questa forma di coraggio scegliendo di ridurre a esercenti come Diego la Tari (la tassa dei rifiuti). Un’iniziativa utile e che molte altre amministrazioni hanno adottato, ma che tuttavia non giustifica da sé una decisione di questa portata. «È stata una bella idea scontare la Tari, ma chiaramente si tratta di qualche centinaia di euro, che non reggono il confronto con tutti i soldi che le macchinette portano. Per questo credo che chi sceglie di farne a meno lo faccia guidato da un principio soprattutto etico».

 

 

Messo al muro il gioco d’azzardo, Diego ha rivolto il suo sguardo a passatempi più genuini. Nel locale ha infatti trovato posto un calcetto, che da mesi è diventato per i giovani di passaggio uno strumento per divertirsi, ma anche per creare nuove compagnie. Grazie all’attrattiva sprigionata da quel tavolo verde, infatti, vengono calamitati giovani e meno giovani che appartengono ad annate divise da solchi temporali non indifferenti. «Mi sono accorto che per merito del calcetto sono nate nuove amicizie, nuovi giri di conoscenti. Ed è per questo che anche quest ’anno ospiteremo il torneo di calcio balilla, dall’8 al 10 dicembre. L’anno scorso sono arrivati a iscriversi poco meno di quaranta ragazzi, e speriamo di replicare i numeri anche stavolta». Oltre al calcio, però, ci sarà spazio anche per la musica: partiranno infatti, a cominciare da sabato 9 dicembre, le serate di karaoke, espressamente richieste dai ragazzi. Ma i progetti che...»

 

Per leggere l’articolo completo, rimandiamo a pagina 31 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 30. In versione digitale, qui.

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