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Ben 270mila visitatori per i "paesaggi dimenticati" dei Maestri del Paesaggio

Il prossimo anno edizione ancora più speciale del Landscape Festival in occasione di Bergamo e Brescia capitali della cultura

Ben 270mila visitatori per i "paesaggi dimenticati" dei Maestri del Paesaggio
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Città Alta si è ormai spogliata del verde che le ha fatto da abito nel mese di settembre in occasione della XII edizione del Landscape Festival, iniziata l’8 e conclusosi il 25 del mese. Dal primo all’ultimo giorno, il tema di quest’anno, Forgotten Landascape (paesaggio dimenticato) è riverberato nelle oltre settanta iniziative presenti nel programma, tra talk, laboratori, mostre e installazioni.

Ciliegina sulla torta, servita proprio negli ultimi giorni del Landscape festival, è stato l’International Meeting of the Landscape and Garden. L’incontro ha riunito i più importanti esponenti internazionali di landscaping nelle storiche cornici del Teatro Sociale e della Sala Piatti di Bergamo. Venerdì 23 e sabato 24 settembre, attraverso lecture, talk e testimonianze video, alcuni tra i più importanti esperti e progettisti del paesaggio hanno condiviso una propria interpretazione e visione del tema del festival attraverso il racconto dei progetti più rappresentativi.

Vittorio Rodeschini, presidente di Arketipos, associazione che insieme al comune di Bergamo è prima promotrice dell’iniziativa dichiara: «Sono soddisfatto e orgoglioso nel vedere come, anche quest’anno, il Landscape Festival sia stato capace di attrarre così tanti visitatori provenienti da ogni parte del mondo. L’ennesima dimostrazione di come questo progetto rappresenti un evento senza pari nel panorama internazionale, grazie soprattutto all’approccio multidisciplinare che permette di approfondire il tema del paesaggio da più punti di vista e di costruire cultura, competenza e percorsi concreti a disposizione di progettisti, aziende e istituzioni».

A prendere parola nel corso dei due giorni di evento finale, il 24 e il 25 settembre, sono stati l’architetto piemontese Luciano Pia, il paesaggista e vivaista francese Eric Lenoir, l’americano David LeRoy e, in collegamento da New York, la nota fotografa vietnamita Ngoc Minh Ngo. Spazio poi agli architetti Juan Grimm, Gareth Edwards e infine John Little. Le voci degli esperti si sono articolate intorno allo stesso tema, quello dei paesaggi dimenticati. Ciascuno ha portato il proprio punto di vista, in base alle conoscenze e competenze specifiche del proprio campo, contribuendo così a darne un’immagine completa, articolata e complessa.

Dopo il successo di quest’anno con i suoi 270 mila visitatori, per il 2023 l’attesa e le aspettative si fanno ancora più alte. Nell’anno di “Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, l’edizione del Landscape Festival sarà ancora più speciale.

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