Bergamo prima Capitale italiana del volontariato nel 2022? Forse è possibile
Nel pieno della prima ondata pandemica, Bergamo era stata soprannominata la “città dei mille volontari”. Tanti quante le persone che si erano messi al servizio delle persone fragili
Bergamo, nel pieno della prima ondata pandemica, era stata soprannominata (a pieno titolo) la “città dei mille volontari”, tanti quanti le persone che si erano offerte di collaborare con il Comune per garantire i servizi essenziali agli anziani e ai cittadini in condizioni di fragilità o che vivevano da soli. Nel 2022 Bergamo potrebbe diventare la prima Capitale italiana del volontariato, in occasione della prima edizione di questa iniziativa.
L’annuncio, anche se la candidatura ancora non è certa, è arrivato dal sindaco Giorgio Gori, intervenuto online in chiusura degli “Stati generali del Volontariato”. L’auspicio è che in questo modo la tradizione del volontariato, fortemente radicata in tutta la nostra provincia, venga riconosciuta anche dal di fuori del perimetro provinciale.
All’iniziativa ha iniziato a lavorarci già dallo scorso anno CSVnet, associazione che rappresenta a livello nazionale ed europeo i centri di servizio per il volontariato, in collaborazione con Anci. Istituzionalizzare una capitale italiana annuale del volontariato, inoltre, significherebbe promuovere la cultura dell’aiutare il prossimo in tutto il Paese.