Il pioniere si chiama Roger Jones

Il calcio dai settanta in su dove se corri ti fischio fallo

Il calcio dai settanta in su dove se corri ti fischio fallo
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L'età avanza ma proprio non avete voglia di appendere gli scarpini al chiodo? Tranquilli. Lo sport che fa per voi c'è: è il Walking Football. È la versione rallentata del gioco più bello del mondo. Si gioca, un passettino alla volta, come una normale partita di pallone, solo molto più lenta. Perché la regola che regge i pilastri di questa attività per la terza (e forse anche per la quarta) età è semplicissima: è vietato correre. Si gioca a calcio, sì. Falli. Punizioni. Rigori. Gol. Tutto come al solito, ma lo si fa camminando. Lo scatto non è consentito. Anzi, è fallo. Colin Moore, il responsabile della Football Association, sta pensando di renderlo un vero business. Lo ha capito dopo che in tv è passato uno spot. Invece Steve Rich, il fondatore del primo sito internet del Walking Football, adesso vuole mettere in piedi un torneo con squadre scozzesi, inglesi e gallesi. «Non sarà facile» ha detto al Guardian. Vedremo.

 

 

Fino al 2009 il Walking è stata una goliardata nata in un centro per anziani. Gli ospiti cercavano un passatempo per quelli che erano lì. E siccome le carte e la tombola avevano stufato un po', i responsabili hanno fatto un sondaggio. Viene fuori che in tanti si sarebbero fatti volentieri una partitella. Problema numero uno: il cuore. Problema numero due: i legamenti. Cose che a settant'anni possono essere un vero e proprio impiccio. Allora che fare? Giocare, ok, ma a ritmi più blandi. E cioè camminando. Keith Salamon, un simpatico signore di 73 anni con il naso grande come un porro, ha detto al giornale britannico: «Senza il Walking Football me ne sarei stato seduto in poltrona a leggere il giornale o a guardare la tv. Non mi sarei più mosso». Molta di questa gente ha avuto interventi al cuore, ha problemi alla schiena, ma a renderli ancora giovani è il divertimento. E l'agonismo. L'agonismo rallentato.

 

 

Il pioniere del Walking Football si chiama Roger Jones. Ha avuto l'idea nella zona di Glasgow Govan, ma si è allargato. Sempre al Guardian: «Questo dovrebbe essere uno sport senza contatto, ma ho visto anche dei brutti falli». Ovviamente c'è anche un arbitro, e tutte le volte che uno, dimenticandosi dell'età, allunga il passo in una coraggiosa corsetta, ecco che subito arriva il fischio e il calcio di punizione per gli avversari. Qui è chi va piano che va davvero lontano. Sei anni fa, il Walking Football era una roba da ospizio, oggi è un torneo con duecentocinquanta squadre e migliaia di arzilli giocatori dai settanta in su. Naturalmente ci sono anche gli ex campioni, quelli che una volta vincevano le coppe e gli scudetti ma che, come tutti, sono diventati vecchi. Uno è George Jackson, 62 anni, che quando ne aveva venti giocava nello Stoke City. Una volta persino contro George Best e il suo Manchester United. «Ho pensato che non avrei giocato mai più». E invece... Ha tirato giù gli scarpini dal chiodo e ora cammina più veloce del vento.

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