Un castello di sabbia da archistar Consigli da spiaggia di Renzo Piano
Che il talento di un architetto in nuce si possa notare dal modo in cui si approccia alla costruzione di un castello di sabbia, in tenera età, è una teoria suggestiva. Renzo Piano non fa nulla per smitizzarla: è di Genova, e in riva al mare - confessa - ha cominciato a rapportarsi con il paesaggio. Lo scorso anno ha anche elargito al pubblico, in un'intervista al The Guardian, quattro preziosi suggerimenti per fare una costruzione da spiaggia ad opera d'arte. Lo studio della linea del manufatto, com'è poi avvenuto nella sua carriera, non passa dalla grandiosità del segno, ma dall'equilibrio dinamico con la natura. Senza dimenticare i connotati filosofici che il dar vita a un nuovo edificio può sottintendere: la vita di un castello di sabbia può insegnarci qualcosa sulla vita, forse, o sul giusto approccio che verso di essa dovremmo avere.
I quattro consigli di Renzo Piano
1) La relazione con l’acqua è più importante dell'aspetto del castello.
«Innanzitutto deve esserti chiaro che costruire un castello di sabbia è un'operazione effimera. Non avere troppe aspettative perché è destinato a durare pochissimo, prevalentemente perché sarà inghiottito dalle onde. Per questo motivo non va posizionato troppo vicino al mare, ma nemmeno troppo lontano dalla battigia: la relazione con le onde e lo studio dei loro movimenti è uno degli aspetti più divertenti del processo. Suona più complicato di quanto non sia ma, al contrario, è semplice ed istintivo».
2) La matematica del castello di sabbia.
«Realizza una sorta di fossato con le mani nel punto in cui la sabbia è stata lasciata umida dalle onde. Il fosso non dovrebbe essere più profondo di circa 30 cm. Raggruppa la sabbia nella forma di una piccola montagna alta circa 60 cm, con un'inclinazione delle pareti laterali di circa 45 gradi».
3) Non c’è castello senza fossato.
«Scava un solco che colleghi il solco intorno al castello con il mare: consentirà alle onde di entrare. Il momento in cui l'acqua invade il fossato e lo rende vivo è magico. Se hai scelto la posizione giusta per il castello, puoi rimanere a guardare l'acqua scorrere anche per 10-15 minuti. Per catturare l'immagine nella memoria, chiudi gli occhi quando l'acqua entra nel fossato».
4) Va’ a casa senza voltarti.
«Il tocco finale è quello di una bandierina o qualsiasi altra cosa riesca a trovare, da posizionare sulla punta del castello. Servirà a renderlo più visibile alle persone che corrono in spiaggia. Poi va’ a casa senza voltarti».