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E c'è chi s'è fatto biondo...
I cinque medici dell'Atalanta andati a Rovetta in bici (e a piedi)
Dalla Curva Pisani a Rovetta, a piedi e in bicicletta, per una quarantina abbondante di chilometri sotto il sole di fine maggio? Aggiudicato, ma solo in caso di entrata in Europa dalla porta principale. È stato più o meno questo il contenuto della discussione nata tra i membri dello staff sanitario atalantino subito dopo la sconfitta per 7-1 sul campo dell’Inter. E adesso che la stagione è finita, il voto europeo è stato mantenuto e si può andare tutti in vacanza.
Il medico dell’Atalanta Marco Bruzzone, insieme agli altri componenti dello staff (Marcello Ginami, Alessio Gurioni, Michele Locatelli e Simone Campanini) hanno festeggiato a modo loro la storica qualificazione ai gironi di Europa League dell’Atalanta: con una mezza impresa sportiva. Il massaggiatore Ginami è partito di corsa, gli altri quattro hanno optato per la bicicletta e con il supporto dell’amico Bruno Sironi (in auto) si sono messi in strada verso Rovetta alle 9 della mattina di martedì 30 maggio.
Le temperature praticamente estive e la strada in salita non hanno certamente agevolato il gruppetto di temerari ma la voglia di arrivare al Centro Sportivo Marinoni (la sede del ritiro estivo dell’Atalanta) era troppa e in quasi tre ore la missione è stata compiuta. Il gruppetto ha scattato alcune fotografie, alla partenza e all’arrivo, e subito dopo i componenti dello staff e il loro accompagnatore hanno raggiunto un ristorante della zona per rifocillarsi prima di tornare a Bergamo.
Un paio di particolari rendono ancora più curiosa e speciale l’iniziativa dello staff medico nerazzurro. Il dottor Marco Bruzzone ha sfoggiato una pettinatura decisamente alternativa, color biondo platino, scelta cromatica figlia del piazzamento della Dea al quarto posto in classifica. Alla comitiva, però, non si è unito nessun componente dello staff tecnico: che Gasperini, il suo vice Gritti, il preparatore atletico Borelli e gli altri abbiano deciso di fare qualcosa di diverso? Chi vivrà, vedrà.
