Uno studio del Columbia University Medical Center

Il cioccolato migliora la memoria (nel caso vi serva una scusa buona)

Il cioccolato migliora la memoria (nel caso vi serva una scusa buona)
Pubblicato:
Aggiornato:

Il cioccolato fa bene alla memoria. A dirlo non sono solo schiere di golosi che cercano un alibi per degustare le delizie del nettare degli dei. Uno studio del Columbia University Medical Center, parzialmente finanziato dall’azienda Mars, quella che produce le barrette al mou, e pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, ha dimostrato che i flavonoli contenuti nel cacao sono in grado di agire sui meccanismi del cervello e aiutare la memoria.

Tutto risiederebbe nelle potenzialità antiossidanti di questi flavonoli, composti naturali della famiglia dei flavonoidi che abbondano nel cacao, che agirebbero in una zona del cervello chiamata giro dentato, bloccando l’affievolimento della memoria e migliorando la circolazione del sangue. Lo studio ha infatti dimostrato che, fra le cause della perdita di memoria associata all'invecchiamento, sono inclusi i cambiamenti di questa zona specifica del cervello, ma con i flavonoli del cacao il processo si inverte. Addirittura si è stimato che con una dieta di tre mesi ricca di queste sostanze, un cervello di 60 anni può essere riportato al vigore di quando ne aveva 30.

benefici-cioccolato-fondente-su-circolazione-sangue
Foto 1 di 8
candies-chocolate-coco-peanuts-wallpaper
Foto 2 di 8
cioccolata_calda
Foto 3 di 8
cioccolato_perugia
Foto 4 di 8
Autumn leaves
Foto 5 di 8

Autumn leaves on the old paper sheet

Cioccolato2
Foto 6 di 8
cuore_cioccolato_HD
Foto 7 di 8
c
Foto 8 di 8

chocolate bar

L’esperimento. Nel corso dello studio, 37 volontari in salute, di età compresa tra i 50 ed i 69 anni, sono stati suddivisi in due gruppi: i membri del primo hanno condotto per tre mesi una dieta ricca di flavonoli (900 milligrammi al giorno) assumendo una bevanda creata appositamente dalla Mars; quelli del secondo hanno invece avuto per lo stesso periodo un apporto di flavonoli molto basso (10 mg al giorno). Gli effetti sono stati valutati sia tramite risonanza magnetica che con alcuni test di memoria, i cui risultati hanno evidenziato notevoli miglioramenti nel primo gruppo di persone.

La ricerca, che dovrà essere confermata da indagini più vaste e da ulteriori studi, è importante perché per la prima volta ha stabilito un link diretto tra la perdita di memoria e l’evoluzione di una determinata area del cervello. È anche la prima prova scientifica che l’alimentazione può direttamente influenzare l’abilità di ricordare. Attenzione, però: il cioccolato, o meglio i flavonoli, è utile per prevenire l’invecchiamento del cervello ma non agisce contro le malattie come la demenza o il morbo di Alzheimer.

chocolate flow
Foto 1 di 4
DSC_5196-stecchini-cioccolata1
Foto 2 di 4
SFONDO-CIOCCOLATO-098
Foto 3 di 4
SFONDO-CIOCCOLATO-137
Foto 4 di 4

Ma quale tipo di cioccolato? Gli esperti hanno inoltre avvertito che non serve a nulla buttarsi sul consumo sfrenato di cioccolato per ottenere gli stessi effetti, dal momento che le dosi di flavonoli utilizzate nello studio sono elevate e bisognerebbe mangiare tantissima cioccolata per arrivare ad assorbire quantità efficaci di antiossidanti. Inoltre, durante le fasi di lavorazione, il cacao perde in parte questi preziosi alleati della memoria. Basta fare due conti con una tavoletta di cioccolata in mano: nel migliore dei casi, cioè cioccolato fondente di ottima qualità, ci sono al massimo 60 mg di flavonoli per 100 grammi di cioccolato (per intenderci, bisognerebbe mangiarne 1 chilo e mezzo al giorno), una decina di mg nel cioccolato al latte e zero nel cioccolato bianco. Si tratta di quantità ben lontane dai 900 mg somministrati ogni giorno nella ricerca. E per realizzare tavolette, praline, creme spalmabili, e ogni altra leccornia al sapor di cacao servono molti altri ingredienti, tra cui burro e zucchero che notoriamente sono nemici della pulizia vascolare. Senza contare che le calorie di ogni tavoletta sono almeno 500, e ogni cioccolatino ne ha in media 70.

A parte la linea, male non fa, anzi. Insomma, il rischio di ingrassare senza che la memoria ne tragga giovamento è dietro l’angolo. Ma almeno ci si può consolare con il potente effetto antidepressivo e afrodisiaco che tutti gli altri componenti naturali, tra cui la serotonina e le endorfine, contenuti nel cioccolato esercitano sul corpo umano e sulla psiche.

Dopotutto, questo non è il primo studio a rivelare i tanti benefici che il cioccolato ha sulla salute. I flavonoidi, di cui i flavonoli fanno parte, sono preziosi alleati anche nel combattere il diabete di tipo 2 e gli antiossidanti aiuterebbero addirittura a mantenere la forma fisica. A patto che si scelga cioccolato di ottima qualità, meglio se fondente.

Seguici sui nostri canali