Coldiretti e Confartigianato, in dono al vescovo la statuetta-imprenditore del presepe
Raffigura un professionista dotato di computer, un segno di continuità tra una tradizione millenaria e la modernità
Un imprenditore con tanto di grembiule e computer portatile: è la statuina donata stamattina, mercoledì 22 dicembre, da Coldiretti e Confartigianato al vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi. Dopo l’infermiera anti-Covid dell'anno scorso, a simboleggiare l’impegno di tutto il mondo della sanità, la statuina per il Presepe 2021 promossa da Fondazione Symbola e associazioni di categoria raffigura un professionista delle piccole e medie imprese.
Viene così rinnovata la tradizione iniziata nel 2020 che prevede, nell’ambito del Manifesto di Assisi, la consegna delle statuine ai vescovi delle 226 Diocesi presenti su tutto il territorio nazionale. All’incontro con mons. Beschi, tenutosi nella sede vescovile di Bergamo, in Città Alta, hanno partecipato il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, Giacinto Giambellini, con il direttore Stefano Maroni e il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio, con il direttore Carlo Loffreda.
Il nuovo personaggio del Presepe 2021 raffigura l’imprenditore che usa la tecnologia, a significare la centralità dell’impresa che affronta quotidianamente nuove sfide per la crescita economica e sociale del Paese.
«È importante avere la possibilità di lavorare in una certa maniera e avere soddisfazioni, che non siano solo economiche, ma anche rispetto alla sicurezza sociale alle famiglie – ha commentato il vescovo -. La pandemia ha accentuato la contrazione della classe media e ha accelerato il passaggio da una condizione di relativa stabilità a una condizione di forte precarietà. Oggi la figura dell’imprenditore è più riconosciuta rispetto al passato e ci si è resi conto che crea ricchezza».
«È bello che di questa figura venga evidenziato l’uso delle nuove tecnologie, che sono ormai diventate il pane quotidiano delle nostre imprese – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, Giambellini –. Tradizione e modernità, proprio come il presepe, che pur avendo origini antichissime e sembrando sempre uguale, rinnova ogni anno il suo potente e sempre “moderno” messaggio di amore, fratellanza e solidarietà».
«Durante il periodo più buio della pandemia gli agricoltori sono stati il motore di iniziative di impegno sociale e di solidarietà per sostenere le persone in difficoltà – ha affermato il presidente di Coldiretti Bergamo, Brivio- . Impegno che ne ha caratterizzato e promosso le scelte imprenditoriali rendendo possibile all’agricoltura italiana, e in special modo bergamasca, il raggiungimento di risultati significativi, uniti alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla sostenibilità delle produzioni».