Ecco qual è lo lo sport migliore per combattere ansia e stress
Servono un po’ di sudore, sforzo fisico, resistenza e un allenamento costante: sarebbe questo il mix sportivo vincente contro stati di ansia e tensioni psico-emotive. Lo evidenzierebbe uno studio recente condotto dall’Università di Limerick, in Irlanda, pubblicato sulla rivista Sports Med, dopo la revisione di 16 studi sull’argomento che hanno implicato l’attiva partecipazione di oltre 900 volontari.
Sì allo sport, in tutte le sue intensità. Che l’attività fisica faccia bene è provato da ricerche scientifiche ed esperti in materia, ma l’indicazione fino ad oggi si era indirizzata soprattutto verso sport aerobici, che richiedono cioè sforzi fisici moderati, non implicano lo spreco di tanto sudore e fanno bruciare un buon numero di calorie. Con vantaggi sulla salute a 360 gradi. Tutto vero, ma accanto a questa categoria di attività soft oggi si affiancano anche sport per i più duri, quelli che amano o sono capaci di resistere allo sforzo fisico, anche molto intenso. Svolgendo attività tipo sollevamento pesi, per intenderci. I quali gioverebbero soprattutto, dopo la pratica regolare e costante, di una riduzione degli stati di ansia o di disagi mentali ed emotivi. I dati sembrerebbero certi, se si considera che le conclusione da parte di un gruppo di ricercatori irlandesi arrivano dopo il riesame di 16 studi di argomento sportivo e dei benefici salutari associati al dispendio energetico, che hanno visto la partecipazione di oltre 900 volontari, non necessariamente sportivissimi.
Lo studio. I ricercatori hanno suddiviso i partecipanti in due gruppi che a random venivano assegnati o ai RET, coloro che dovevano praticare del resistance exercise training, insomma attività fisica di elevata intensità, o agli oziosi destinati a non fare nulla. Lo scopo della ricerca era infatti indagare quanto una forte attività fisica potesse giovare ai sintomi di ansia e affini. Le aspettative hanno trovato conferma: sembrerebbe infatti che gli effetti riduttivi fossero più apprezzabili nel gruppo di coloro che praticavano attività sportiva intensa sia che fossero sani sia che avessero una patologia fisica o mentale, con risultati ancora migliori, come è lecito pensare, fra coloro che già in precedenza non soffrivano di disturbi psicologici o mentali.
Secondo gli autori, i risultati preliminari ottenuti farebbero ipotizzare il RET, un'attività a basso costo, eccetto quello energetico, e a minimo rischio, quale strategia terapeutica in terapia combinata a farmaci, efficace per ridurre l’ansia in soggetti già problematici o con carattere preventivo in persone sane o tendenzialmente predisposte all’ansia. Tuttavia, prima di trarre conclusioni definitive sul RET e assegnargli il premio in tema di riduzione degli stati ansiogeni, occorrerà ampliare ulteriormente la ricerca, che si è concentrata solo sugli effetti di questa intensa attività, raffrontandola invece con gli effetti e esiti derivanti anche da attività sportive più leggere, moderate, di tipo aerobico appunto. In attesa, comunque, via libera al sano movimento. Senza ansia.