Nerazzurri 14esimi per stipendi

I conti in casa Atalanta tornano Ogni punto costa "solo" 390 mila €

I conti in casa Atalanta tornano Ogni punto costa "solo" 390 mila €
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In attesa di concentrarci sul campo in vista della partita di Udine, abbiamo fatto un gioco. L’Atalanta è una società di calcio e come tutte le “aziende” di questo tipo ha una mission: fare più punti possibili per ottenere il proprio obiettivo (sportivo e non solo) cercando di allestire una squadra di calciatori che con ingaggi sostenibili riesca a raggiungere il risultato atteso. Alla luce dello stratosferico campionato disputato dalla compagine nerazzurra, quando “costa” in termini di stipendio ogni punto conquistato sul campo? Abbiamo preso come riferimento la classifica di Serie A relativa ai monte ingaggi lordi pubblicata qualche mese fa sui maggiori quotidiani nazionali, confrontando poi i dati con i punti conquistati in campionato e anche se mancano quattro giornate alla fine, possiamo dirlo: l’Atalanta sta facendo qualcosa di sensazionale e l’obiettivo è superare il Chievo in testa a questa speciale graduatoria.

La classifica degli stipendi: Atalanta 14esima. Le venti squadre di Serie A, per l’ingaggio dei calciatori, spendono circa novecento milioni di euro lordi. Ci sono differenze molto significative tra una realtà e l’altra e una valutazione completa di quanto incidono certe cifre sui bilanci vanno fatte con tutte le voci di incasso e di spesa ben chiare, ma sapere che la Juventus, ad esempio, spende 143 milioni di euro l’anno di stipendi e gioca nello stesso campionato del Crotone (13 milioni), ma anche di Chievo ed Empoli (15 milioni), è qualcosa che fa certamente discutere. Dietro ai bianconeri ci sono l’Inter (105 milioni) e la Roma (100 milioni), Napoli e Milan sono appaiate a quota 77 milioni, con Lazio (54 milioni) e Fiorentina (42 milioni) che chiudono la lista delle famose “sette sorelle” che dovrebbero (qui il condizionale è d’obbligo) ammazzare il campionato. Il lotto delle squadre di centro classifica comprende tutte quelle formazioni dalla Sampdoria (33 milioni) fino all’Atalanta (25 milioni), che puntano sempre alla salvezza senza troppi patemi: oltre alle due citate, ci sono Bologna, Torino, Genoa Sassuolo e Udinese. Cagliari e Palermo (19 milioni), Pescara (16 milioni), Chievo, Empoli (entrambe 15 milioni) e Crotone (13 milioni) chiudono la graduatoria degli stipendi pagati.

 

 

Dea virtuosa: 390 mila euro per ogni punto. Dall’alto dei suoi 64 punti in classifica, l’Atalanta può vantare ad oggi il secondo miglior risultato di tutta la Serie A: ogni punto conquistato è costato 390 mila euro. Meglio dei nerazzurri ha fatto, in termini matematici, solo il Chievo di Maran (15 milioni per 41 punti, 366 mila euro a punto) mentre tutte le altre formazioni sono dietro. L’aspetto più interessante riguarda la proiezione sulla fine del campionato, con la Dea che potrebbe addirittura raggiungere (vincendo sempre e quindi raggiungendo quota 76 punti) il costo di 329 mila euro per punto. I nerazzurri hanno fatto clamorosamente meglio rispetto alla stagione 2015/2016, a fronte di un dato relativo agli stipendi più o meno simile: i 45 punti conquistati da Reja a fine stagione portano il costo a oltre 555 mila euro, con un miglioramento che già oggi vale il trenta per cento in più ed è pure destinato a migliorare visto che i costi rimarranno fermi ma la classifica finale 2016/2017 sarà ricordati per un piazzamento e per uno score finale ancora migliore di quello di oggi.

 

 

Juve penultima, la peggiore di tutte è l’Inter. In senso assoluto, il conteggio relativo al “costo” per punto vede la Juventus al penultimo posto con ben 1,7 milioni di euro (143 milioni di monte ingaggi per 84 punti complessivi) ma se almeno i bianconeri sono ormai prossimi al sesto titolo consecutivo, hanno un piede in finale di Champions, rischiano di fare il Triplete e hanno un ritorno economico dai diritti televisivi non indifferente, è la situazione dell’Inter quella più incredibile. La squadra nerazzurra spende 1,87 milioni per ognuno dei 56 punti conquistati e questo significa solo una cosa: i giocatori ci sono e sono pure lautamente retribuiti, ma il loro rendimento è ampiamente sotto le attese. E non basta certo un 7-1 all’Atalanta per bilanciare la situazione in una stagione fallimentare. Le altre squadre che sono pari o sopra al milione di euro per punto sono il Palermo (1 milione a punto), il Napoli (1,04 milioni), il Pescara (1,14 milioni), il Milan (1,30 milioni) e la Roma (1,33 milioni).

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