Da Capriate all'Ucraina per mettere in salvo la suocera: missione compiuta
L'anziana non aveva modo di procurarsi i medicinali
Da Capriate all’Ucraina per mettere in salvo la suocera. È quello che ha fatto Flavio Crotti che nei giorni scorsi ha raggiunto il Paese sotto attacco.
Partiti da Capriate perché la donna non aveva i medicinali
"Mia moglie Olena è ucraina e quando è scoppiata la guerra lei e sua sorella Irina, che vive in Italia, hanno iniziato a preoccuparsi per la sorte del madre - ha spiegato il capriatese - Quando abbiamo sentito che non aveva più modo di procurarsi le medicine che le sono necessarie abbiamo deciso di fare ciò che andava fatto e siamo partiti".
Crotti e i suoi famigliari hanno quindi attraversato la Slovenia, l’Ungheria, la Romania e la Moldavia prima di raggiungere l’Ucraina. In un primo momento il piano di salvataggio elaborato da Crotti e dai suoi famigliari, il cognato Massimo e la cognata Irina, prevedeva di non entrare in Ucraina ma far accompagnare "baba" Zina alla frontiera e da lì portarla in Italia.
Undici ore per fare sei chilometri
"Non è stato possibile fare così - ha spiegato - Non c’era benzina disponibile e non potevano accompagnarla alla frontiera. Ci siamo quindi assunti il rischio e siamo entrati in Ucraina per andare a prenderla".
Tornare da Dranytsya verso la frontiera ucraino-moldava, distante solo 6 chilometri, non è però stata una passeggiata.
"Ci sono moltissime persone che stanno lasciando l’Ucraina - ha aggiunto - Ci abbiamo impiegato undici ore per tornare in Moldavia. E ci è andata bene".
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 5 marzo 2022.