Lean Health Award 2021

Dal pronto soccorso al ricovero in tempi brevi: due i premi assegnati al Papa Giovanni

Premiato il progetto sviluppato per rendere ancora più efficiente il percorso di ospedalizzazione dei casi di emergenza-urgenza

Dal pronto soccorso al ricovero in tempi brevi: due i premi assegnati al Papa Giovanni
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“Dal pronto soccorso ai reparti” è il progetto sviluppato dal Papa Giovanni XXIII di Bergamo per rendere ancora più efficiente il percorso di ospedalizzazione dei casi critici che arrivano in pronto soccorso. L’obiettivo è di ridurre il tempo che trascorre tra la decisione del medico di disporre il ricovero in un reparto ospedaliero e l’arrivo effettivo del paziente al letto di degenza.

Ieri (giovedì 11 novembre) questo progetto ha ricevuto due premi assegnati durante la fase finale del Lean Healthcare & Lifescience Award 2021, competizione di idee arrivata alla quarta edizione a cui hanno partecipato 63 aziende sanitarie pubbliche e private italiane presentando 120 studi differenti.

A “Dal pronto soccorso ai reparti” è stato assegnato il secondo posto tra i vincitori della competizione e il primo posto della categoria Lean projects, per la miglior idea nell’ambito dei percorsi in emergenza-urgenza.

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A ritirare il premio a Roma erano presenti Valeria Cannistraro, della Direzione medica, e Anna Zanotti, coordinatore infermieristico “bed manager” per la Direzione Professioni sanitarie e sociali. Il progetto è stato invece messo a punto da una squadra di professionisti, medici e infermieri, che lavorano al pronto soccorso, nella direzione medica, nella direzione delle professioni sanitarie e sociali, nel bed management, in medicina e in cardiologia.

L’idea del Papa Giovanni

Tutto ha inizio quando il medico in pronto soccorso decide che è necessario il ricovero, per iniziare un percorso di cura, in vista di un’operazione urgente oppure per un approfondimento diagnostico. Al Papa Giovanni è presente un ruolo di coordinamento tra i servizi di emergenza-urgenza e i reparti di tutto l’ospedale: si tratta del “bed management”. Attualmente questa funzione è ricoperta da un team, costituito da un medico e un coordinatore infermieristico, che svolge un ruolo cruciale per permettere di ridurre i tempi di attesa di ricovero, quello che in gergo tecnico si chiama “boarding”.

Come in una partita a scacchi il “bed manager”, aiutato dai coordinatori infermieristici e dai medici individuati come riferimento per i ricoveri in ogni reparto, deve aver chiaro in ogni momento e in tempo reale quali letti sono liberi, quali rimarranno occupati e quali sono le possibilità per sincronizzare i ricoveri, riducendo i tempi morti e i letti vuoti. Un meccanismo sincronizzato, che in sanità non è mai solo un abbattimento dei costi, ma soprattutto sinonimo di sicurezza per il paziente e di possibilità di migliorare la prognosi.

Per l’elaborazione del progetto si è partiti dall’analisi dei dati di ricovero, mettendo in luce le criticità, che sono state superate studiando le contromisure che possono agevolare il percorso di ospedalizzazione dei pazienti. In particolare, è stato affrontato il tema delle dimissioni protette, dell’ordine e dell’organizzazione in pronto soccorso. Da un’ottica “verticale”, concentrata cioè sul trasferimento del paziente verso i singoli reparti, si passa a una visione “orizzontale”, che mette al centro il paziente e il suo percorso di diagnosi e cura.

«Questo premio prestigioso ha un grande significato per il nostro ospedale, spesso al centro di riconoscimenti per la propria attività clinica e di ricerca - commenta Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII -. In questo caso un premio all’innovazione organizzativa che nello specifico, su proposta del direttore del pronto soccorso Roberto Cosentini, abbiamo avviato in era pre-Covid utilizzando la metodologia Lean. La pandemia, con la grande pressione esercitata sul pronto soccorso, ha ulteriormente messo in luce la necessità di sperimentare innovazioni sui processi per favorire i tempi della presa in carico ospedaliera».

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