L'aiuto

Dalla Regione oltre seimila euro a 431 aziende agricole bergamasche

I contributi a fondo perduto saranno versati sui conti corrente delle imprese entro la fine di dicembre. Il provvedimento di sostegno rientra nell’ambito della “misura 21” del Programma di sviluppo rurale, per il quale il Pirellone aveva stanziato 20 milioni

Dalla Regione oltre seimila euro a 431 aziende agricole bergamasche
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«Per ciascuna delle aziende dei settori dell’agriturismo, del florovivaismo e degli allevamenti di vitelli a carne bianca danneggiate dal Covid-19 arriveranno direttamente sul conto corrente 6.604 euro. Solo in Bergamasca, ne beneficeranno 431 aziende». Il provvedimento di sostegno, che rientra nell’ambito della “misura 21” del Programma di sviluppo rurale, è stato annunciato da Giovanni Malanchini, consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del consiglio regionale. «In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo servono risorse immediate per sostenere le aziende e un intero comparto, quello agroalimentare, che ha subìto un grave danno per via dell’emergenza sanitaria in atto», aggiunge Malanchini.

I contributi a fondo perduto saranno versati sui conti corrente delle imprese entro la fine di dicembre. Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, che ha sottolineato lo stanziamento di 20 milioni di euro nell’ambito della cosiddetta “misura 21”. «Queste tre filiere sono le più colpite dalle difficoltà del momento pandemico – spiega Rolfi -. Sono arrivate 3.126 domande e ne sono state approvate e finanziate 3.016. Chiusa velocemente La fase di valutazione è stata chiusa velocemente, contro la crisi servono liquidità immediata e burocrazia zero. In questo periodo difficile le imprese agricole, non fermandosi mai, hanno garantito a tutti cibo di qualità».

«La presentazione di 3.126 domande su una platea di 3.900 imprese conferma che questo provvedimento ha colto nel segno, rispondendo a una reale esigenza del tessuto produttivo del settore primario – conclude l’assessore -. Conferma anche la bontà del dialogo costante tra Regione Lombardia associazioni di categoria e imprese. Siamo in campo con le aziende del settore primario perché continuino a lavorare, abbiano le risorse per superare la pandemia e possano tornare ad affrontare, e vincere, le sfide del futuro».

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