Progetto Alzheimer

Dalle camere al giardino, alla casa di riposo di Gandino un ponte fa primavera

Grazie al finanziamento del Gal creata una passerella che allarga gli spazi all'aperto per gli anziani ospiti. Ricordi e speranze in un calendario

Dalle camere al giardino, alla casa di riposo di Gandino un ponte fa primavera
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di Giambattista Gherardi

Un progetto importante, che apre letteralmente le porte alla primavera e al calore di una struttura dal cuore grande. Sono in dirittura d’arrivo presso la Fondazione Cecilia Caccia in Del Negro onlus di Gandino i lavori per il nuovo ponte che collegherà il primo piano della Residenza Sociosanitaria Assistita (nucleo Alzheimer) al parco di via Ruviali. Un’opportunità importante per mettere in relazione diretta lo spazio residenziale e quello in cui i nonni possono godere di un’area protetta all’aria aperta, completata negli ultimi anni con essenze e viali.

La Fondazione Cecilia Caccia Del Negro a Gandino

«Nel 2019 - spiega Ponziano “Nino” Noris, presidente della Fondazione - l’Ats di Bergamo ha proposto alle Rsa della provincia di Bergamo di mettere a disposizione, ampliando o creando nuovi Nuclei Alzheimer, posti letto per ospiti affetti da questo morbo, derivanti dalla conversione di posti ordinari, già accreditati e a contratto in Rsa. Il nostro Consiglio di Amministrazione si è interrogato rispetto alle effettive necessità del nostro territorio ed ha preso atto del bisogno di numerose famiglie che affrontano giornalmente le problematiche connesse all’assistenza di persone con rilevanti demenze, deambulanti e con anomalie comportamentali, legate alla patologia. La Fondazione ha quindi deciso di attivarsi e, di concerto con il Direttore Sanitario e Amministrativo, ha proposto ad Ats la trasformazione di 40 posti letto in altrettanti posti per ospiti affetti da morbo di Alzheimer, da attivare al primo piano della struttura».

Il riconoscimento dei posti letto è arrivato ad agosto 2019, con il contestuale suggerimento di realizzare un giardino dedicato ai suddetti ospiti. «È partito - aggiunge Noris - un piano formativo rivolto al personale, che ha fornito strumenti tecnici soprattutto in tema di terapie non farmacologiche. La programmazione delle attività di assistenza al primo piano è stata rinnovata introducendo, fra l’altro, la Terapia della bambola e quella del viaggio, tramite la creazione di un vero e proprio Treno Terapeutico, che simula un viaggio in treno con panorami che scorrono dal finestrino, sostituito da un video hd con immagini dedicate. Qui l'ospite beneficia di assistenza in un ambiente protetto ed arredato in connessione alle terapie non farmacologiche. La Fondazione ha destinato personale dedicato al nucleo con un importante incremento in termini di presenza di animatore e con l'assunzione di una educatrice professionale».

Il Treno Terapeutico allestito presso la Casa di Riposo di Gandino

A porre un freno al completo sviluppo del progetto è arrivata la pandemia, che qui come altrove ha colpito veramente duro: a marzo 2020 sono mancati 32 ospiti su 150 complessivi. A inizio 2021, con il lento ritorno alla “normalità”, ecco varato il progetto del ponte. «L’obiettivo - spiega Noris - è consentire in via esclusiva agli ospiti del Nucleo Alzheimer di poter autonomamente fruire di una porzione dedicata del parco opportunamente strutturata per favorire il benessere degli ospiti stessi. Una struttura non banale, che doveva necessariamente tenere conto anche delle prescrizioni legate alla sicurezza e agli standard antincendio dell’intera struttura».

Il progetto è stato predisposto dallo Studio Tecnico Nodari di Gandino e hanno lavorato le ditte Bellarmino Ongaro (per le opere murarie), Project di Pradalunga (per parapetti e balustre), Carpenteria Bonacorsi di Valbondione (struttura in acciaio del ponte) e BGP di Clusone per la pavimentazione del ponte. A livello economico l’iniziativa ha comportato costi per oltre 116.000 euro e ha ottenuto il decisivo finanziamento del GAL Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi per 98.344 euro.

I lavori nel parco Ruviali ora collegato direttamente al reparto Alzheimer della Casa di Riposo di Gandino

Con l’inizio del nuovo anno, il Servizio Animazione della Fondazione gandinese ha anche riproposto l’iniziativa del Calendario Illustrato, giunta alla sesta edizione. «Dopo i "Desideri" dello scorso anno - spiega il team del Servizio Animazione formato da Silvia, Veronica, Francesca, Pino e Tiziana - il tema che abbiamo deciso di trattare insieme ai nostri ospiti è “Amore”. Un argomento molto bello, ma anche delicato e soggettivo. La lontananza e la distanza dai propri affetti hanno fatto riscoprire tanto in questi due lunghi anni: c'è chi ha ripensato alla sua vita raccontandoci l'amore per il lavoro, chi per la propria casa, per il marito o per la moglie, l'amore verso i figli, l'amore per la fede, che ha dato tanta forza nei momenti più sofferti. Qualcuno ha voluto ricordare i genitori scrivendo una lettera. Il calendario raccoglie tutto questo, per un anno che ci auguriamo ricco di emozioni».

L’apertura ufficiale del nuovo ponte e dell’area dedicata nel Parco dei Ruviali è programmata per la seconda metà di marzo. Un bel regalo di primavera: chiamatele emozioni.

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