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Dalle stalle alle stelle: 10 storie di senzatetto diventati star mondiali

Dalle stalle alle stelle: 10 storie di senzatetto diventati star mondiali
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Dalle stalle alle stelle: la storia del cinema è ricca di film che raccontano di un’ascesa tanto improvvisa quanto casuale di personaggi in realtà nati e cresciuti nella povertà. Del resto la storia di Cenerentola ha sempre affascinato, anche nelle sue riletture più moderne o drammatiche. La gente ama le storie di rivalsa, di rivincita sociale, di ottimismo verso il futuro. Ciò che si sa meno, invece, è che tante acclamate star del jet set internazionale che sul grande schermo danno poi vita a queste storie, in realtà, hanno vissuto davvero un’inaspettata ascesa. Scopriamo insieme alcuni volti noti del mondo dello spettacolo che, prima di diventare famosi, non se la passavano proprio alla grande, almeno dal punto di vista economico.

 

Chris Pratt

Dopo anni passati a recitare in serie tv quali Everwood e Parks and Recreation e in film di serie b, Pratt ha conquistato la fama internazionale recitando in I Guardiani della Galassia e Jurassic World, recente nuovo capito della saga di enorme successo Jurassic Park. Amatissimo dal pubblico femminile, in pochi sanno che a 19 anni Pratt decise di lasciare casa e tutti i suoi affetti per volare, con un biglietto di sola andata, a Maui, Hawaii, insieme a un amico. I due, però, non avevano abbastanza soldi per permettersi una casa e così iniziarono a vivere in un piccolo van infestato da pulci e topi. «Fu un’esperienza pazzesca – racconta oggi l’attore al The Independent –. Bevevamo un sacco e fumavamo erba. Lavoravamo il minimo indispensabile, 15 o 20 ore a settimana, giusto per guadagnarci quei pochi soldi necessari a sopravvivere e coprire le spese. Vivere così ci affascinava». Proprio in quel periodo venne notato dall’attrice Rae Dawn Chong, che rimase incantata dalla bellezza di quel baldo giovane, tanto da proporgli un ruolo nel suo film di debutto alla regia, Cursed Part III. Pratt si trasferì quindi a Los Angeles e iniziò la sua carriera nel mondo del cinema.

 

James Cameron

Quello che oggi è ritenuto uno dei più grandi registi al mondo, da giovane dovette sudare sette camicie perché la sua arte gli venisse riconosciuta. Negli anni in cui stava scrivendo la sceneggiatura di Terminator, stando a quanto riportato da IGN, Cameron faceva fatica ad arrivare a fine mese, tant’è che per un periodo fu costretto a dormire nella sua auto di seconda (o terza) mano. All’epoca però Cameron se ne fregava dei soldi: la sceneggiatura del film sapeva che era buona e non avrebbe fatto fatica a venderla. Il problema era che lui non solo voleva trasformarla in un film, ma voleva anche essere il regista della pellicola nonostante la sua esperienza praticamente nulla. Era questo il motivo per cui gli era stata sbattuta la porta in faccia da più di una casa di produzione. Alla fine però la ebbe vinta: a dargli fiducia fu il produttore Gale Anne Hurd, che acquistò la sceneggiatura per la cifra simbolica di 1 dollaro e nominò Cameron regista. Terminator ha poi incassato più di 77 milioni di dollari nei box office di tutto il mondo.

 

Jim Carrey

Jim Carrey è unanimemente riconosciuto come uno degli attori più divertenti ed eclettici di Hollywood. E nella sua biografia racconta di come il senso dell’umorismo che lo contraddistingue nacque quando era appena un ragazzino, in quelli che furono forse gli anni più duri della sua vita. Ancora adolescente, infatti, fu costretto a lasciare la scuola e iniziò a vagare per il Canada a bordo di un furgoncino Volkswagen insieme alla sua famiglia. Per un certo periodo visse anche in una tenda piantata nel piccolo giardino della piccola casa di sua sorella maggiore. Carrey pensa che aver vissuto queste asprezze della vita gli abbia permesso di guardare a tutto con un ottimismo e un’ironia unica.

 

Halle Berry

Sin da ragazzina, il sogno della bellissima Halle Berry era quello di diventare un’attrice. Un sogno che non condivideva affatto la sua famiglia, tanto che quando, appena 21enne, Halle decise di trasferirsi a New York, da sola, nella speranza di iniziare a recitare, la madre decise di tagliarle i fondi. Ma la ragazza non si arrese e piuttosto che abbandonare il suo sogno iniziò a vivere come una senzatetto. La rivista People racconta che per un certo periodo la Berry dormì anche in un rifugio per homeless. In un’intervista rilasciata a Reader's Digest, l’attrice ha dichiarato: «Quel periodo mi ha insegnato molto. Mi ha insegnato a prendermi cura di me, mi ha insegnato che ero forte, che avrei potuto vivere in ogni situazione. Sono diventata una donna indipendente e convinta di sé stessa».

 

Daniel Craig

Daniel Craig è un ottimo attore che ha conquistato il successo internazionale interpretando gli ultimi quattro film di 007, tra cui Spectre, appena arrivato nelle sale italiane. È considerato anche uno dei migliori interpreti di James Bond nella lunga storia cinematografica di questo personaggio, tanto che i film in cui lui ha recitato sono risultati essere quasi tutti dei grandi successi al botteghino. Eppure anche lui ha dovuto faticare, e non poco, per potersi ritagliare una chance nel mondo del cinema. The Independent ha raccontato che, da giovane, Craig lavorava come cameriere mentre sperava che qualche provino andasse a buon fine. La paga era misera e in più di un’occasione fu costretto a dormire sulle panchine di un parco non avendo i soldi per permettersi un letto.

 

Ella Fitzgerald

Quella che è poi diventata «probabilmente la migliore cantante jazz donna di tutti i tempi», prima di cantare (e incantare) davanti al presidente Ronald Reagan nel 1981, era una giovane senzatetto scappata di casa. Rimasta orfana a inizio adolescenza, infatti, passò anni tra orfanotrofi e quartieri malfamati di New York. Il suo debutto sulle scene avvenne nel 1934, quando, giovanissima, calcò il palco dell’Apollo Theatre ad Harlem. La fama se l’è conquistata canzone dopo canzone, senza mai dimenticare le sue origini, spesso rimarcate nelle interviste e comunque ampiamente rinvenibili nel suo carattere spigoloso. Nella sua carriera, oltre a ricevere onorificenze sia da Reagan che da Bush Senior, ha conquistato ben 13 Grammy. Morì nel 1996 e nel 2007 gli Stati Uniti le dedicarono addirittura un francobollo.

 

Jennifer Lopez

In un articolo dedicato alla cantante e attrice di origini portoricane Jennifer Lopez pubblicato da W Magazine si racconta degli inizi di carriera della bellissima artista. Quando aveva appena 18 anni, JLo aveva già scelto la sua strada: voleva diventare una ballerina. La madre, invece, non era per niente d’accordo e avrebbe voluto che la sua piccola studiasse al college. Dati i contrasti, Jennifer scappò di casa e per diverso tempo, non avendo un tetto, dormì su un divano della sala prove dove si allenava quotidianamente. «Ero praticamente una senzatetto – ricorda JLo nell’intervista a W Magazine –. Ma con mia madre ero stata chiara: “È questo ciò che voglio fare”». Non ci volle molto, fortunatamente per lei, perché qualcuno notasse il suo enorme talento: venne ingaggiata da un corpo di ballo e con esso girò l’Europa. Tornata negli Usa, ancora senza molti soldi, riuscì ad avere uno spazio come Fly Girl (il gruppo di ballo femminile) della fortunata serie tv In Living Color. Fu così che spiccò il volo nel mondo dello spettacolo. Forbes ha stimato il patrimonio della Lopez in circa 28,5 milioni di dollari nel 2014.

 

Harry Houdini

Sin da bambino, Harry Houdini aveva un solo desiderio: diventare il più grande mago e illusionista al mondo. Per questo motivo, ancora prima dell’adolescenza, decise di scappare dalla sua povera famiglia saltando su un carro merci e rincorrendo il suo sogno. La sua “fuga” non durò molto. Poco tempo dopo, con il padre, si trasferì a New York, ma erano così poveri che Harry fu costretto a chiedere l’elemosina in strada. Iniziò così a esibirsi in piccoli giochi di magia davanti ai passanti, riscuotendo un discreto successo ripagato in monetine. La sua vera carriera da illusionista, che l’ha portato a scrivere il suo nome nella storia, iniziò poi all’età di 17 anni.

 

Hilary Swank

Stando al Time, Hilary Swank è cresciuta in una roulotte. Poi, da adolescente, si trasferì con la madre in California, dove vissero a lungo nella loro macchina non avendo i soldi per permettersi una casa. Il motivo del trasferimento era molto semplice: permettere a Hilary di rincorrere il suo sogno, diventare un’attrice. Seguì un periodo difficile, visto che il lavoro non c’era e che anche i pochi soldi che riuscivano a guadagnare non bastavano per pagare un affitto. Per un periodo riuscirono a dormire in una casa, ma priva di mobilio. In una recente intervista alla CBS, la Swank ha raccontato: «Un amico di mia madre vendeva la sua casa e ci disse: “Non ci sono i mobili, ma se volete potete dormire lì la notte. Durante il giorno però dovete andare via, perché noi dobbiamo provare a venderla”. E così ci siamo procurati due materassi ad aria e dormivamo lì. Poi, la mattina, lasciavamo la casa». Alla fine Hilary ha avuto occasione di mostrare tutto il suo talento e, ad appena 30 anni, aveva già vinto due Oscar.

 

Charlie Chaplin

L’infanzia di quello che sarebbe poi diventato uno dei più grandi attori comici di film muti non fu affatto semplice. Quand’era ancora piccolo, suo padre morì e la madre venne rinchiusa in una clinica psichiatrica in seguito a un crollo nervoso dovuto dalla denutrizione. Charlie si trovò così costretto, insieme al fratello Sydney, a guadagnarsi da vivere. Visto che sia il padre (attore di varietà con il viziaccio del bere) che la madre (attrice) avevano lavorato a lungo nel mondo dello spettacolo, fu questa la strada che decisero di seguire anche i fratelli Chaplin, anche perché era una delle poche cose che sapevano fare. Sin da piccolissimo, infatti, Charlie aveva imparato da mamma e papà a recitare alcune piccole parti, ballare e cantare. Sebbene su due binari diversi, le carriere di Charlie e Sydney, dopo un’iniziale difficoltà, decollarono. Ma il vero successo di Charlie arrivò quando venne ingaggiato per una parte in un film comico muto, intitolato Making a Living, nel 1914.

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