Da single il frigo era quasi un optional...

Dentro al frigorifero di Bellini (da un articolo de larassegna.it)

Dentro al frigorifero di Bellini (da un articolo de larassegna.it)
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Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei, dice un antico ma sempre attuale adagio. Quelli de larassegna.it lo hanno preso alla lettera e in un simpatico e interessante articolo hanno provato a raccontare alcune personalità note di Bergamo attraverso... il loro frigorifero. Stili di vita, culture e famiglie diverse influiscono, e pure molto, sulle abitudini alimentari di ognuno di noi e per questo è interessante notare come della carne congelata piuttosto che della verdura fresca possano raccontare così tanto delle nostre vite. Tra i personaggi intervistati da larassegna.it ce n'è anche uno nel cuore di tutti i bergamaschi, in particolare di tutti gli atalantini: Gianpaolo Bellini, ex bandiera nerazzurra ritiratasi dal calcio giocato a maggio e oggi neo dirigente nella società in cui ha mosso i suoi primi passi calcistici per poi non lasciarla mai più. Vi riproponiamo il passaggio dell'articolo che lo riguarda, invitandovi a continuare la lettura dell'intero pezzo sul loro sito.

 

Atalanta's Gianpaolo Bellini with president Antonio Percassi during the Italian Serie A soccer match Atalanta-Udinese at Atleti Azzurri d?Italia stadium in Bergamo, Italy, 08 May 2016. ANSA/PAOLO MAGNI

 

Quanto al frigorifero, ha fatto un bel salto la bandiera dell’Atalanta Gianpaolo Bellini, un’intera carriera con la maglia nerazzurra e un commovente addio al calcio giocato, con tanto di rigore trasformato, nell’ultima partita al Comunale di quest’anno, contro l’Udinese. Nella sua vita da single il frigo era quasi un optional. Ci metteva acqua, birra e qualche piatto pronto surgelato, da riscaldare in caso di emergenza. «Stavo poco a casa e mangiare da solo non mi piace», ricorda.

Oggi invece, che è sposato con Cristina ed ha due bambini piccoli, due anni il primo, pochi mesi il secondo, nella sua casa di Mozzo di frigoriferi ne ha ben due «e sono sempre belli pieni – svela –. Soprattutto delle pappe e dei prodotti per i bambini, ma anche di tutto il resto. Preferiamo la carne al pesce, anche se il nostro primo bimbo ne è golosissimo e ci sta portando a consumarne di più. C’è la verdura, meno la frutta, che non amiamo molto. La spesa la facciamo insieme, mia moglie ed io, perché sono sempre carichi importanti».

I ritmi e le scelte sono quelli di una giovane famiglia che non ha molto tempo per cucinare, ma non rinuncia al gusto e alla qualità. «Il congelatore è sempre ben fornito, però i piatti pronti non ci sono più, se non qualche busta di risotto – dice il calciatore–. Facciamo scorta di carne e la surgeliamo perché è più comodo e ci permette di organizzarci meglio. Prepariamo piatti semplici, ma cerchiamo sempre di assaggiare anche qualcosa di particolare».

Come la mette uno sportivo con le tentazioni? «Qualche extra c’è – ammette Bellini – dei dolcetti, cioccolato, qualche bibita gassata e nel freezer sempre il gelato, anche d’inverno. Mi concedo un piccolo sfizio prima di andare a letto, come anche un bicchiere di birra la sera, la preferisco al vino. In fresco comunque teniamo sempre una bottiglia di bollicine per quando abbiamo ospiti e stare a casa con gli amici ci piace». È goloso anche di formaggi, «una fetta a fine pasto ci scappa, anche perché dei parenti hanno un allevamento e ci riforniscono di prodotti nostrani». E c’è pure il fratello Gianmarco che porta avanti l’attività dei bisnonni al ristorante Ai Burattini di Adrara San Martino, inserito nella guida Osterie d’Italia di Slow Food: «Quando andiamo da lui – afferma – spazzoliamo sempre tutto, per il frigo di casa non avanza niente».

Piccole trasgressioni a parte, resta un atleta che con il cibo non ha mai esagerato. «Ho però ho capito solo attorno ai trent’anni quanto è importante l’alimentazione per essere in forma, avere energia e vivere meglio – riflette -. Bisognerebbe farlo da giovani, le prestazioni sarebbero migliori e i risultati più duraturi. Prima però non ci pensi e mangi senza farti troppe domande». Oggi il suo “credo” alimentare lo attinge da sua suocera: poco di tutto. «Servono equilibrio, moderazione e variare il più possibile perché ogni alimento ha proprietà diverse – sottolinea –. Ho anche imparato a bere molta acqua, dà una grande mano, anche a chi non è sportivo». E se lo dice l’ex capitano…

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