L'intervista

Dieci anni del presepio a Desenzano di Albino. Il legno lo ha portato la piena

Un decennio tondo tondo per l'opera di Alessio e Mario all’interno del santuario della Madonna della Gamba. Le parole dei due volontari

Dieci anni del presepio a Desenzano di Albino. Il legno lo ha portato la piena
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di Fabio Gualandris

Compie dieci anni il presepio allestito da Alessio e Mario all’interno del santuario della Madonna della Gamba a Desenzano al Serio (Albino). Abbiamo incontrato i due volontari.

«Il nostro presepio nasce dieci anni fa per dare continuità al servizio che veniva offerto da una persona che si prodigava ogni anno in questo; poi per motivi familiari smise e per un paio d’anni il santuario rimase senza presepio. Così abbiamo deciso di riprendere questa bella tradizione. L’allestimento abbastanza importante, circa cinque metri per due, richiede molto tempo di elaborazione anche perché molte sono le scene per personaggi di 10/12 cm nella parte alta e nella parte bassa si amplia con scene per personaggi di 24/30 cm».

Il presepe è particolarmente frequentato?

«Nel corso di questi dieci anni, anche grazie alla pagina Facebook e al passa parola personale, si è sparsa la voce; per questo, ma anche per gli allestimenti ogni anno diversi, il numero dei visitatori è in costante crescita, questo ci fa molto piacere perché è bello lavorare sapendo che tante persone condividono e apprezzano l’iniziativa».

Parlateci dei tempi di realizzazione, dello stile e dei meccanismi.

«Nella realizzazione siamo impegnati per circa un mese e mezzo, essendo da diversi anni coinvolti ci abbiamo preso la mano e ottimizzato i tempi. Nel gergo lo stile è quello napoletano con caseggiati e cascine costruite a mano e movimenti tipici della tradizione: abbiamo la Natività classica in movimento con la Madonna che copre il Bambino, il bue e l’asinello; è poi rappresentato tutto quello che ruota attorno alle classiche scene di vita quotidiana di un presepio, quindi la donna che cucina la polenta, quella che impasta, il maniscalco, il fabbro, il pescatore e tanti altri movimenti che si potranno ammirare nella visita. Il presepe ogni Natale cambia, nuove impostazioni in una specie di work in progress che lo arricchisce di nuovi personaggi, caseggiati, movimenti, meccanismi, scenografie. Alterniamo tutto quello che abbiamo a disposizione, ma realizziamo pure nuovi manufatti, ad esempio la capanna di quest’anno, costruita da noi con alcune radici portate dalle recenti piene sul greto del fiume Serio e da noi raccolte».

La particolarità di maggiore attrazione?

«I visitatori più piccoli restano sempre affascinati dagli effetti dell’acqua (vera) con diverse fontane i cui rigagnoli confluiscono formando un fiume, ma talvolta anche un lago».

Quando l’apertura ufficiale?

«Sarà domenica 22 dicembre (...)

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