Dieci buoni auspici nerazzurri per il 2019 appena cominciato
Il 2019 è iniziato. Ci aspettano dodici mesi zeppi di impegni sempre al seguito dell’Atalanta. Ecco allora dieci buoni auspici per i prossimi mesi, sogni e speranze nerazzurri per un’annata da applausi.
Più italiani in campo con la Dea
Il calcio ormai è globalizzato, ci sono “lavoratori” che arrivano da tutte le parti del mondo e l’Atalanta di certo non fa eccezione. Però la speranza di vedere qualche italiano in più in campo è importante, sia per la Dea che per il calcio azzurro.
Più ragazzi del vivaio nel progetto Atalanta
Che ci sia stato un “buco generazionale” è un dato di fatto. Ora però sta arrivando il momento dei ‘99, che qualche anno addietro si sono laureati Campioni d’Italia di categoria. E anche le annate che seguono sembrano davvero interessanti. Gasperini è molto attento ai più giovani, nella sfida di Bergamo con la Juventus si è portato in panchina alcuni ragazzi della formidabile squadra Primavera allenata da Brambilla e non è affatto escluso che qualche elemento venga presto lanciato in prima squadra.
Meno partite con blackout mentali
Il girone di andata ha regalato a tutti grandi certezze: l’Atalanta ha un profilo importante, il gioco è spumeggiante e il gruppo è in grado di affrontare ogni avversario al massimo rendendo la vita dura a tutti. Marziani della Juventus compresi. E allora l’obiettivo non può che essere quello di ridurre al minimo le sbandate. Gare come quelle contro Spal, Empoli o Genoa speriamo di non rivederle più.
Meno partite con limitazioni ai nostri tifosi
I tifosi dell’Atalanta hanno avuto, negli ultimi anni, un miglioramento del comportamento che è sotto gli occhi di tutti. Chi decide ha sicuramente elementi concreti per valutare se aprire o chiudere le trasferte, ma la speranza è che si possano vivere sempre più partite con tutti i tifosi presenti, in particolare quelli del settore ospiti. Anche perché gli atalantini hanno sempre dimostrato di saper portare spettacolo in ogni stadio d’Italia.
Avvio dei lavori per il nuovo stadio
Guardano le professionalità in gioco, ci sarebbero pochi dubbi. Ma siccome quando si mettono in moto macchine burocraticamente complesse come quella che dovrà portare in tre anni alla completa ristrutturazione dello stadio di Bergamo nulla è detto, speriamo tutti che i lavori vengano iniziati e che procedano senza il minimo intoppo. La strada ormai è tracciata, sappiamo tutti dove porta e anche l’Albinoleffe si è messa l’anima in pace con il progetto dello stadio a Zanica. Quindi avanti spediti!