Differenziata nei parchi pubblici: Bergamo sperimenta nuovi cestini in 18 aree verdi
L'iniziativa nasce dalla richiesta degli alunni dell'Istituto comprensivo Da Rosciate. Ruzzini: «È un progetto pilota, miriamo a estenderlo»

Bergamo compie un altro piccolo grande passo verso una gestione dei rifiuti sempre più sostenibile. L'Amministrazione comunale ha avviato un progetto pilota che proverà a portare la raccolta differenziata nei parchi e nei giardini pubblici della città tramite l'installazione di nuovi cestini in 18 diverse aree verdi.
L'idea
L'iniziativa nasce da un'istanza dopo che gli alunni dell'Istituto comprensivo Da Rosciate avevano evidenziato l'incongruenza tra la pratica della raccolta differenziata svolta a scuola e la sua grave assenza all'interno parchi pubblici. Il primo intervento del Comune ha riguardato il Parco Anna Frank di via Codussi, scelto come punto di partenza di questo importante progetto.
I nuovi cestini, forniti da Aprica, saranno facilmente riconoscibili grazie a un adesivo che indica chiaramente le quattro tipologie di rifiuti: plastica, carta, vetro e lattine, oltre all'indifferenziato. Il progetto si è quindi esteso a numerosi parchi sparsi nei vari quartieri della città, tra cui quelli di Malpensata, Boccaleone, Colognola, Carnovali, Redona, Villaggio degli Spesi e Valtesse, coinvolgendo anche zone centrali come Palazzo Frizzoni.
Tra le aree interessate c'è anche il Parco Brigate Alpine di Campagnola, già noto per l'impegno degli Alpini che ormai da tempo curano la gestione dei rifiuti all'interno dell'area.
L'obiettivo
«I primi controlli sui cestini auto compattanti hanno dato risultati molto positivi - ha spiegato l'assessore alla Transizione ecologica, ambiente e verde Oriana Ruzzini -. Il conferimento dei rifiuti è stato effettuato correttamente. Questo ci ha incoraggiato a procedere con l'ampliamento del progetto».
L'obiettivo dell'amministrazione è stato detto forte e chiaro: rendere la raccolta differenziata strutturale in ogni area verde della città, valorizzando sempre più il senso civico dimostrato dai cittadini, in particolare dai giovani studenti che hanno dato il via a questa importante iniziativa.
Follia. Hanno speso 1 milione x tutti questi cestini in città. Invece che controllare chi non ha i sacchetti perché non paga la tari, e lascia quindi i suoi rifiuti x strada, li hanno premiati mettendogli a disposizione questi compattatori. Con buona pace di chi paga la tassa, cioè i soliti cretini.
Ah, sono veramente una bellezza, da gustare con gli occhi. Per poi buttare ancora tutto nell'inceneritore? Quanto è costata questa trovata a noi contribuenti comunali della TARI? Ma il comune non era col bilancio in rosso e quindi dovrebbe risparmiare?
Trovare uno spazio dedicato magari...non come i cestini elettronici messi in Città Alta, fra i piedi, e orrendi da vedere sui viali tra i più belli e panoramici al mondo.