Don Andrea e don Giovanni, a Munaypata in Bolivia è festa targata... Val Brembana
Un gruppo di giovani ha raggiunto la Bolivia guidato da don Mazzoleni. Ad attenderli, don Algeri. I due si conoscono molto bene...
Un legame di fede e d'affetto, che unisce di qua e di là dell'oceano le comunità delle Ande e delle Orobie. È iniziato subito dopo Ferragosto il viaggio in Sudamerica di un gruppo di giovani dell'Alta Valle Brembana, che hanno raggiunto la Bolivia guidati da don Andrea Mazzoleni, parroco di San Martino Oltre la Goggia (che unisce Piazza Brembana e Lenna), Moio de' Calvi, Valnegra e Roncobello (con Baresi e Bordogna).
Per don Andrea, 48 anni originario di Sant'Omobono, è una sorta di ritorno alle origini, poiché dopo l'esperienza da curato a Gandino (2001-2007) è stato missionario per dieci anni in Bolivia, prima a Cochabamba e poi proprio a Munaypata, alla periferia di La Paz. Successivamente, ha diretto il Centro Missionario Diocesano e l'Ufficio per la Pastorale dei Migranti, prima della nomina nel 2019 in Alta Valle. All'aeroporto di La Paz, ad accogliere la delegazione brembana, c'era un altro sacerdote caro alle comunità dell'Oltre la Goggia: don Giovanni Algeri.
Per una bellissima coincidenza, infatti, "Dongio" (50 anni, originario di Torre Boldone) è colui che in Alta Valle ha seguito la pastorale giovanile dal 2008 al 2016, prima di essere chiamato in Bolivia nel ruolo che fu di don Andrea. Un grande ritrovo dunque, per il quale la Parroquia Apóstol Santiago di Munaypata ha pubblicato un lungo post sui propri social.
«Come il personaggio di un film epico - si legge -, padre Andrea Mazzoleni affrontò le avversità del destino con una calma che solo chi ha camminato sul sentiero della fede conosce. Nonostante le ore interminabili di attesa all'aeroporto, la passione nel suo sguardo non si è spenta e il suo destino era segnato: tornare nella terra che lo aveva accolto, nutrito e trasformato. Ma non era solo lui che attraversava i confini. Come uccelli migratori, seguendo il richiamo del cuore, nove giovani italiani, semi di fede piantati dal padre Dongio Algeri nella loro ex parrocchia, sono atterrati anche sul suolo boliviano. Come fili invisibili che tessevano legami tra nazioni e culture, questi giovani condividevano il legame della stessa fede e il desiderio di vivere un'esperienza indimenticabile».
Un bellissimo segno di fraternità, oltre la Goggia e oltre l'oceano.