Un servizio fondamentale

E agli animali dei pazienti Covid o dei morti chi ci pensa? Per fortuna c'è la Leidaa

Bruno Boffelli, responsabile per Bergamo e Brescia dell'associazione, ci racconta cosa stanno facendo. «Centinaia di interventi sul nostro territorio. E poi quella telefonata dall'Argentina...»

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Qualche settimana fa, una coppia di infermieri di Cologno al Serio ha avuto il temuto responso dei tamponi: postivi, entrambi. E così, dopo aver aiutato in ogni modo i pazienti, da quel momento si sarebbero dovuti chiudere in casa. Con un problema: la loro cagnolina, malata e con necessità di cure veterinarie costanti. Una famiglia di Curno, invece, non poteva andare a Valbrembo ad accudire la loro cavalla, rimasta senza cibo e senza "passeggiate" quotidiane. E poi tantissime altre storie di animali con padroni malati o addirittura morti. Sono centinaia e se ne occupa, ogni giorno, l'associazione Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambienti) Bergamo, di cui da gennaio è responsabile Bruno Boffelli.

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Tra le vittime dell'immane tragedia che ha colpito la nostra terra ci sono anche gli animali, di riflesso. E Leidaa, dal 21 marzo, ha dunque attivato un servizio apposito: "Leidaa per emergenza Covid-19". Boffelli spiega: «Si tratta di un servizio principalmente rivolto ai proprietari di animali d’affezione che, a causa della pandemia, non sono più in grado di gestirli. Gli interventi che ci stiamo trovando ad affrontare sono di due tipi, principalmente. Ci sono pazienti positivi e in quarantena, a volte famiglie intere, che non sanno a chi affidare il proprio cane per farlo uscire per le quotidiane passeggiate o per portarlo dal veterinario, allora ci pensiamo noi. Diversi, e più gravi, i casi di persone ricoverate o che purtroppo hanno perso la vita, lasciando gli animali improvvisamente soli. In tal caso, li prendiamo in carico, trovando loro una sistemazione che può anche trasformarsi in una adozione definitiva. Tutti questi interventi affiancano quelli della Protezione civile e si svolgono secondo le linee-guida emanate dal ministero della Salute».

Attualmente sono oltre settemila i casi gestiti dall'associazione a livello nazionale, moltissimi tra Bergamo e Brescia, le zone più colpite purtroppo dal virus. Se si vogliono avere informazioni generali sul servizio si può chiamare la sede centrale dell'associazione al numero 0294351244, oppure visitare il www.leidaa.info. È anche possibile, però, contattare direttamente i responsabili di zona, come Bruno: il suo numero (per i casi sui territorio di Bergamo e Brescia) è 3386172629.

«Tutto questo - spiega ancora Bruno - è ovviamente possibile grazie all'impegno dei nostri volontari. Aiutiamo gli animali, è vero, ma abbiamo anche portato la spesa a famiglie in difficoltà o affiancato la Protezione civile in altri tipi di interventi». Un servizio, promosso anche dalla responsabile nazionale di Leidaa, l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, unico nel suo genere, tant'è che ne hanno parlato anche i tg nazionali e... la televisione Argentina. «Un giorno ho ricevuto la telefonata di una signora che diceva di aver bisogno di un aiuto per il suo animale - racconta Bruno -. Sono stato al telefono con lei a lungo. Poi, un paio di giorni dopo, ho scoperto che si trattava in realtà di una giornalista argentina "in incognito", che prima di parlare della nostra esperienza nel suo programma voleva testare il servizio, in particolare nella nostra zona, la più colpita dal Coronavirus. Era rimasta entusiasta delle risposte ricevute».

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