Le follie dei candidati

Esilarante lista di cose assurde accadute durante i colloqui di lavoro

Esilarante lista di cose assurde accadute durante i colloqui di lavoro
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Un colloquio di lavoro comporta una buona dose di nervosismo, un po’ di adrenalina e quello stato di strana euforia che è tanto vicina a una crisi di pianto. Capita, perciò, che la mancanza di nervi saldi porti a dare risposte stravaganti, a balbettii non controllati e non molto professionali, a mani sudate che pure devono stringere altre mani – non sudate – e a ginocchia tremolanti. Qualcuno, però, si spinge ancora più in là. Il sito di CarrerBuilder ha condotto un’indagine sui comportamenti imbarazzanti che non si è in grado di controllare di fronte a potenziali datori di lavoro e ha scoperto, per fare solo qualche esempio, che una donna ha cantato le risposte ai quesiti – forse voleva impressionare l’audience -, mentre un’altra persona ha condotto un colloquio telefonico in bagno e alla fine ha tirato lo sciacquone.

La domanda sorge spontanea: perché? Perché una persona in possesso delle sue abilità cognitive si comporta in modo così controproducente? Secondo CarrerBuilder, la ragione deve essere ricondotta al forte nervosismo, oppure all’ingannevole convinzione che a fare i bizzarri si possa riuscire simpatici. La posta in gioco, però, è troppo alta perché si rischi di rovinare tutto con un’ipotesi azzardata. Se si vuole trovare un lavoro, è vivamente sconsigliato fare come le persone che hanno portato a termine le (assurde) imprese che seguono.

 

 

  • Una candidata ha osservato la foto di famiglia che si trovava sul tavolo del suo intervistatore. L’ ha trovata carina e se l’è infilata nella borsetta. Forse voleva portarsi a casa un souvenir.
  • Un candidato ha cominciato a urlare, perché secondo lui il colloquio stava durando troppo.
  • Una candidata ha detto che il suo lavoro principale era quello di medium. Ha cercato in tutti i modi di leggere la mano dell’intervistatore, nonostante i tentativi di declinare la generosa offerta.
  • Il “pittore di casette per uccelli” era il lavoro ideale per un candidato che stava cercando di ottenere un posto da impiegato.
  • Un candidato ha cercato di corrompere l’ufficio risorse umane spalmando un unguento sui piedi degli intervistatori.

 

 

  • Quando gli hanno chiesto perché volesse il posto, un uomo ha risposto: «Mia moglie vuole che mi trovi un lavoro». Viva la sincerità.
  • Storie di persone sensibili: una persona ha cominciato a sentire il battito cardiaco sul petto dell’intervistatore, per «connettere i cuori». Un metodo interessante, magari new age, ma interessante.
  • Una persona si è presentata con un uccellino in gabbia, per farsi coraggio, forse.
  • Un candidato ha cominciato a spargere confetti dappertutto. Laurea di un parente? Battesimo? Matrimonio? Non è dato sapere.
  • Il colloquio per una posizione lavorativa all’interno di un hotel si è svolta all’interno della struttura stessa. La location è piaciuta così tanto a un candidato, che ha chiesto se avrebbe potuto anche viverci.

 

 

  • Una donna ha ammesso che non aveva intenzione di licenziarsi dal suo vecchio lavoro, ma il suo fidanzato voleva che venisse assunta dalla compagnia presso cui stava facendo il colloquio, in modo da poter avere una serie di sconti su alcuni prodotti.
  • Un candidato ha raccontato di avere trovato un cadavere.
  • Un uomo ha detto che non avrebbe indossato pantaloni, perché non gli stavano comodi.
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