Video e foto del tenerissimo cucciolo arrivato a Le Cornelle. Il nome lo scegliete voi!
Chiunque potrà partecipare alla scelta del nome del piccolo, fino al 28 marzo, commentando il post sulla pagina Facebook del Parco Faunistico e proponendone uno. Il vincitore del concorso riceverà un biglietto omaggio
Fiocco azzurro al Parco Faunistico “Le Cornelle”, dove è nato un cucciolo di antilope sitatunga. Il piccolo è venuto alla luce in una situazione insolita, presso l’ospedale veterinario universitario di Lodi dove la madre è stata operata 40 giorni prima del parto a causa di una frattura scomposta dell’arto anteriore. Un intervento delicato non solo per l’entità della frattura, ma anche perché avrebbe potuto compromettere anche la gravidanza.
Il cucciolo fortunatamente sta bene e adesso è in cerca di un nome: da oggi (venerdì 26 marzo) a domenica (28 marzo) si potrà partecipare al contest lanciato sulla pagina Facebook del Parco. Lo staff del parco sceglierà tre nomi tra quelli proposti e saranno i fan a votare quello più bello.
Chiunque potrà partecipare alla scelta del nome del piccolo, commentando il post che lo ritrae e proponendone uno. Il vincitore del concorso, inoltre, riceverà un biglietto d’ingresso omaggio fruibile durante la stagione di apertura del Parco. Verranno considerati solamente i nomi inseriti come commento al post (è possibile indicarne solo uno).
Una nascita difficile
Tutto è iniziato con una radiografia, effettuata dal personale veterinario del Parco dopo aver notato che la femmina di antilope sitatunga aveva difficoltà ad appoggiare una zampa. L’accertamento ha evidenziato una grave frattura del radio, probabilmente provocata da una caduta accidentale e ha portato a conoscenza del personale veterinario anche la gravidanza dell’animale.
L’operazione di osteosintesi, portata a termine con successo in quattro ore dal dottor Maurizio Oltolina, direttore sanitario del Parco, dalla dottoressa Liliana Carnevale e dal professor Giuliano Ravasio, entrambi medici dell’ospedale veterinario universitario di Lodi, ha portato l’equipe veterinaria ad optare per l’applicazione di un fissatore Ilizarov: una “gabbia” esterna fissata all’osso attraverso fili di acciaio che permette alla frattura di saldarsi e guarire.
Quaranta giorni dopo l’intervento, durante la convalescenza della madre, è nato il piccolo, che è stato immediatamente riconosciuto e allattato. Nonostante la mamma fosse alla sua prima gravidanza ha dimostrato un grande spirito materno, accudendo e difendendo il piccolo.
Le due antilopi sitatunga hanno concluso a Lodi il primo periodo di convalescenza, di circa due mesi, in attesa che si formasse il callo osseo e potessero essere rimossi i mezzi di fissazione esterni. Una volta rientrati al Parco, il cucciolo e la mamma hanno poi passato un altro mese in un box a loro dedicato, per permettere all’osso della zampa di saldarsi completamente.
«Assicurare il massimo benessere agli animali ospitati è una nostra prerogativa – commenta il dottor Maurizio Oltolina -, ciò è possibile grazie alla capacità e alla passione di tutte le persone che lavorano al Parco. Il caso di questa femmina di sitatunga e del suo piccolo rappresenta un simbolo di speranza per tutti noi, oltre a evidenziare come, a disposizione dei nostri ospiti, non ci siano solo le migliori cure, ma anche attenzioni e premure. A tal proposito, vorrei ringraziare il professor Ravasio per la collaborazione con l’Università di Lodi, e la dottoressa Carnevale per la sensibilità dimostrata, andata ben oltre la semplice assistenza sanitaria alle due antilopi».
Le peculiarità di questa specie di antilope
L’antilope sitatunga è diffusa in natura in Senegal, Kenya, Namibia e Botswana. Molto legata all’acqua, vive in foreste paludose, foreste a galleria lungo i corsi d’acqua e su isole nei laghi. Possiede un dorso arcuato, corna avvolte a spirale e zampe lunghe; il corpo è coperto da un folto pelo idrorepellente con caratteristiche macchie e strisce.
Non esiste una stagione riproduttiva definita e al termine della gestazione, che dura 7 o 8 mesi, nasce un piccolo, raramente due. Si tratta di una specie vulnerabile con popolazioni in calo per la perdita dell’habitat, conseguente alle attività umane, e per la caccia a scopo alimentare. Con l’ultimo nato, gli esemplari di antilope sitatunga ospitati al Parco “Le Cornelle” sono 6 adulti (3 maschi e 3 femmine) e 3 cuccioli, nati negli ultimi mesi.