Fiori d'arancio a Bergamo per Nicola Viscardi e Chiara: la felicità esiste anche nella malattia
La cerimonia il 26 agosto scorso, dopo il matrimonio civile celebrato nel dicembre 2021. Il commovente post su Instagram del presidente del Duc
Ha pronunciato il fatidico sì (per la seconda volta) il 26 agosto scorso Nicola Viscardi, il presidente del Distretto urbano del commercio di Bergamo, che ha sposato con rito religioso nella chiesa di Sant'Anna la sua compagna Chiara.
La cerimonia dopo il matrimonio civile
La quale era già da un paio d'anni, a tutti gli effetti, sua moglie, dopo il matrimonio civile celebrato a Palazzo Frizzoni il 17 dicembre del 2021. Una felicità arrivata nonostante il percorso difficile che Viscardi aveva dovuto attraversare a causa della sua malattia, dopo che a luglio di tre anni fa gli avevano diagnosticato un linfoma. Felicità che ha potuto raggiungere grazie anche al supporto di chi gli è stato vicino, dopo anche quella lettera a Santa Lucia che aveva pubblicato in seguito alla scoperta del male, nella quale le aveva chiesto la guarigione, anche per alleviare le preoccupazioni dei suoi affetti più cari.
Dopo quindi aver stretto un legame davanti alla legge, la coppia ha voluto realizzarne un altro davanti a Dio, e quindi confetti e fiori d'arancio hanno coronato il passaggio della tempesta più terribile e il consolidamento della loro unione. Una contentezza che il presidente del Duc ha voluto condividere sui social, anche per ringraziare tutti coloro che gli sono stati sempre vicini, nonostante la situazione fosse difficile.
Il post su Instagram
«Esiste la felicità nella malattia? Qualche anno fa avrei risposto: impossibile. Felicità e malattia, due parole troppo forti, così distanti, davvero troppo diverse. Eppure quando la vita ti consegna un conto caro, impari una prospettiva inaspettata, in cui due antitesi si consumano contemporaneamente, in cui la felicità non si misura più in giorni perfetti, ma in chi resta al tuo fianco nei momenti imperfetti» ha scritto Viscardi.
«Ho incontrato persone felici anche quando il mondo ti crolla addosso, quando tutto inizia a scivolarti via tra le dita come sabbia. Così anche quando non hai più le forze, quando le banalità quotidiane come mangiare, lavarsi, vestirsi, dormire diventano pesi insopportabili, quando dentro di te segretamente ti chiedi se riuscirai mai riprenderti, un “Sì” tra due persone, con solo le loro famiglie in una bella giornata di sole, ti conferma che sì, la felicità esiste anche nella malattia».
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