Riparte il servizio di accoglienza notturna al dormitorio del Galgario, e con posti in più
Da oggi, lunedì 9 novembre, sarà riattivato il servizio promosso dal Comune e dalla Caritas Bergamo per le persone senza fissa dimora. Ai 64 posti complessivi attuali ne sono stati aggiunti ulteriori 32
Un luogo sicuro e accogliente dove le persone senza fissa dimora e in condizione di grave emarginazione possono trovare un ristoro notturno, soprattutto adesso che le temperature iniziano a farsi sempre più rigide. Da oggi, lunedì 9 novembre, è attivo il “Piano Freddo”, il servizio di accoglienza notturna promosso dal Comune e dalla Caritas Bergamo al dormitorio del Galgario. La struttura, di norma, può accogliere complessivamente 64 persone (52 continuative e 12 occasionali, a disposizione per le emergenze), che possono diventare 70 in caso di necessità. Ora, grazie al Piano Freddo, è stata questa disponibilità è stata ulteriormente ampliata grazie a 32 posti aggiuntivi, di cui 27 ordinari, 4 per le emergenze specifiche e 1 per le donne al dormitorio Palazzolo.
«L’accesso alla struttura del Galgario ci consente non soltanto di offrire un percorso di assistenza, ma anche di attivare un’azione di aggancio ai servizi, di reinserimento e di reintegrazione sociale per le persone che non sono immediatamente interessate all’avvio di percorsi personalizzati – spiega l’assessore alle politiche sociali Marcella Messina -. L’ampliamento della disponibilità di accesso al Galgario è doveroso, anche in funzione dell’attuale contesto socio sanitario che vede un aumento del numero di persone vulnerabili».
L’attivazione del servizio, rispetto agli scorsi anni, è stata anticipata di una decina di giorni. L’accesso alla struttura avviene attraverso lo sportello di prossimità di Palazzo Frizzoni o attraverso quello del Centro di primo ascolto e coinvolgimento della Caritas Diocesana Bergamasca che si occupano della pre-valutazione dei bisogni sociali. Inoltre, c’è la possibilità d’inserimento nella da parte degli operatori dei progetti educativi di strada attivi in città. «Soprattutto in un momento di nuova espansione dell’emergenza Covid, - conclude don Roberto Trussardi, direttore della Caritas bergamasca -, prima ancora che in vista dell'inverno, abbiamo sentito l’urgenza di offrire quest’opportunità alle persone in condizione di grave emarginazione a cui garantiamo il soddisfacimento dei bisogni primari e di tutti gli interventi assistenziali necessari».