Il Gasp aggiunge un pezzo al puzzle «Concentrati e cinici, bravissimi»

La sua Atalanta è uscita dal terreno di gioco con tre punti che consentono ai nerazzurri di mantenere la sesta posizione in classifica. «Abbiamo fatto un primo tempo ottimo per merito nostro - sottolinea Gian Piero Gasperini -. Abbiamo costruito tanto e concretizzato altrettanto. Dobbiamo però rimanere sempre molto attenti perché in questo periodo le gare si possono riaprire da un minuto con l’altro, ma per fortuna oggi ci siamo rilassati solamente dopo aver realizzato il 3-0».
Inevitabile lo sguardo alla classifica: «Non so se basteranno sessanta punti, ma la vittoria di oggi, soprattutto nel modo in cui è avvenuta, è molto importante. La classifica non è cambiata, vedremo cosa farà la Fiorentina con il Napoli, ma abbiamo conservato questo piccolo vantaggio in vista degli scontri con Lazio e Milan. Noi dobbiamo concentrarci esclusivamente sul nostro percorso, cercando di affrontare le prossime gare con fiducia e pensando partita per partita».
Gasperini ha lasciato un ottimo ricordo a Genova e si sofferma anche sul suo passato: «Il Genoa è un club sempre in grado di fare buone squadre e anche questa lo è. Ci sono valori importanti, ma devo dire che dopo due anni non è rimasto nulla del mio modo di interpretare il calcio. Possiede altre idee di gioco e credo non mi rappresenti più, ma è una società alla quale rimango molto affezionato nonostante qualcuno cerchi di screditarmi. L’affetto che ho verso il mio passato rimane immutato».
Sul fatto che l’Atalanta oggi sia stata aggressiva sin dai primissimi minuti, Gasperini spiega che la sua squadra si adatta alle caratteristiche rivali: «Molto dipende dall’avversario - commenta Gasp -. Noi cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco e avere ripartenze sul ritmo e sull’intensità. Su queste armi cerchiamo di costruire i successi. A volte, come oggi, abbiamo offerto la pericolosità offensiva sin dall’inizio, in altre siamo maggiormente concreti nella ripresa».
Infine, l’ennesimo elogio al gruppo che sta facendo sognare ancora una volta una città intera: «Tutti nell’arco del campionato hanno giocato un numero sostanzioso di partite. Difficile parlare di presenze quando le differenze sono così minime. A turno tutti sono stati determinanti, poi il valore di Spinazzola è molto alto, peccato sia stato bersagliato da infortuni e non abbia potuto disputare la stagione migliore. Toloi e Caldara in attacco? Sono situazioni in cui siamo cresciuti veramente tanto. Gli inserimenti dei difensori sono un aspetto su cui abbiamo lavorato e il fatto che si ripresentino più volte è un segnale di fiducia».