Il recupero con la Sampdoria

Una sconfitta che è tutta colpa nostra

Una sconfitta che è tutta colpa nostra
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Secondo tempo

Se nel primo tempo i nostri avevano dominato senza trovare la via del gol e, anzi, subendo un immeritato svantaggio, nella ripresa l'Atalanta è parsa meno ordinata e compatta del solito e, nonostante il pareggio acciuffato, un altro errore ha regalato agli avversari una pesante vittoria. La prima occasione del secondo tempo è per la Samp, con Caprari che lanciato in profondità viene chiuso da Berisha. Dopo un quarto d'ora abbastanza combattuto, alla fine, al 67', Toloi (tra i colpevoli del primo gol sampdoriano) piazza la zampata vincente sugli sviluppi di un calco di punizione, mettendo in rete un pallone vagante. A questo punto ci si aspetterebbe un assedio nerazzurro, e invece la Samp reagisce d'orgolgio e meno di un minuto dopo il gol rischia di passare di nuovo avanti con Zapata di testa. Il miracolo di Berisha è però vano: l'attaccante avversario era in fuorigio. Gasp butta nella mischia anche Barrow e Cornelius per vincerla, ma la squadra si sbilancia troppo e la Sampdoria prende coraggio, mettendo sotto pressione il centrocampo e la difesa atalantina, che infatti, all'84', vanno in tilt. Freuler non riesce a controllare di testa un pallone, in suo soccorso arriva Haas (subentrato ad avvio di ripresa a de Roon), che però sbaglia incredibilmente il tocco indietro involando Zapata a tu per tu con Berisha (troppo veloce l'attaccante colombiano per Masiello). Con uno scavetto, il 91 blucerchiato riporta avanti i suoi. Nel finale, la Samp controlla e non soffre mai, se non al 93', quando Cornelius di testa fa da sponda per Toloi, che manca incredibilmente l'impatto col pallone. Finisce dunque 1-2 per la Samp, che si riporta a meno tre dai nerazzurri e riaccende i propri sogni europei. L'Atalanta resta in piena corsa, ma ora bisognerà stare attenti a non mollare di testa.

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Primo tempo

Prima frazione di gioco che, ancora una volta, punisce la scarsa vena realizzativa dei nerazzurri, che dominano praticamente tutti i 45' e alla fine vengono puniti dalla Samp alla prima occasione, scaturita per altro da un pasticcio difensivo dei padroni di casa. L'Atalanta prende in mano sin da subito il pallino del gioco e, dopo un quarto d'ora di controllo, al 15' trova l'occasione che potrebbe indirizzare il match: palla in profondità sulla sinistra con i tempi giusti, velo di Gomez e Castagne che si trova solissimo davanti a Viviano, ma clamorosamente calcia a lato. I nerazzurri alzano la pressione, ma i tentativi di tiro si scontrano sull'ottima prestazione difensiva di alcuni uomini blucerchiati, su tutti il polacco Bereszynski. Al 37', Petagna (che sta giocando anche oggi benissimo per la squadra) ottiene un calcio e d'angolo e, sugli sviluppi dello stesso, svetta più in alto di tutti ma colpisce in pieno la traversa. Sulla ribattuta, Masiello ci prova ma Bereszynski si immola e respinge. A questo punto il ritmo cala leggermente e la partita pare avviarsi alla fine del primo tempo sullo 0-0, ma al 43' ecco il pasticcio della retroguardia atalantina: Castagne sbaglia il movimento su un pallone filtrante di Zapata e, invece che calciare via il pallone, lo respinge nella propria area, dove Toloi prima si addormenta, poi incespica e lascia che Caprari calci a rete con velocità, battendo Berisha. Immeritato vantaggio per gli ospiti, che al 46', a meno di sessanta secondi dalla fine della frazione, va vicinissima addirittura al raddoppio con una bella punizione di Ramirez (subentrato ad Alvarez infortunatosi), ben messa in angolo da Berisha. Ora, nella ripresa, servirà un'Atalanta altrettanto bella ma molto più concreta.

 

 

Formazioni ufficiali

È passato un mese da quella tragica domenica 4 marzo, quando l'Italia (calcistica e non) fu scioccata dalla prematura morte di Davide Astori, bergamasco difensore della Fiorentina. Un colpo al cuore del pallone, che giustamente decise, almeno per quel giorno, di fermarsi. In campo sarebbero dovute scendere, tra le altre, Atalanta e Sampdoria, due dirette rivali per la qualificazione alla prossima Europa League. Oggi, martedì 3 aprile, le due formazioni scendono in campo a Bergamo per recuperare quel match. Di acqua sotto i ponti, nel frattempo, ne è passata: i blucerchiati hanno nettamente rallentato e ora si trovano a tre punti di distanza dai nerazzurri, settimi. Al sesto posto il Milan, che però domani giocherà il derby con l'Inter e che potrebbe essere agganciato proprio dall'Atalanta se i ragazzi di Gasp dovessero vincere. Insomma, una sfida importante. Ed è per quetso che Gasp (ancora senza Ilicic e Spinazzola), dopo la convincente vittoria per 2-0 sull'Udinese di sabato 31 marzo, fa pochi cambi nell'undici titolare. Ecco i ventidue scelti dai due tecnici:

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Cristante; Petagna, Gomez. All. Gian Piero Gasperini.

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Andersen, Ferrari, Murru; Praet, Capezzi, Linetty; Alvarez; Zapata, Caprari. All. Marco Giampaolo.

 

 

Conferenza di Gasperini
di Fabio Gennari

Sereno, sorridente e concentrato sull'obiettivo. Il tecnico della Dea Gasperini ha parlato a Zingonia prima del recupero di campionato contro la Sampdoria e sulla corsa europea ha ribadito una verità molto semplice: l’Atalanta è completamente padrona del proprio destino.

Importante vincere, fondamentale non perdere. Se dovessimo riuscire a conquistare il successo faremmo un grande passo in avanti. A questo punto della stagione non è ancora una gara decisiva, ma di certo ci arriviamo con un vantaggio che fino a qualche partita fa sembrava lontano. Avevamo sempre puntato a questa partita con la speranza di giocarci tre punti che potessero valere l’aggancio o il sorpasso, ora scenderemo in campo per allungare. Non dobbiamo pensare che sarà facile né calare l’attenzione: giochiamo in casa, vogliamo vincere.

 

 

De Roon, Castagne e gli altri. Marten e Timothy saranno da valutare bene, qualche acciacco se lo portano dietro dalla sfida contro l'Udinese, ma alla fine credo che recupereranno. Berisha ormai ha recuperato e quindi la scelta sarà tecnica tra lui e Gollini, Caldara si è allenato benissimo, ma penso che possa giocare a Ferrara perché martedì forse è un po’ presto. Puntiamo al rientro di Cornelius tra i giocatori che possono dare una mano in campo; per Ilicic stiamo accelerando il recupero e già è uscito sul campo così come per Spinazzola e Rizzo cercheremo di poterli sfruttare nelle ultime giornate di campionato.

La difesa di ferro. In questa fase del campionato prendiamo meno gol, ma io sono convinto, l’ho sempre detto, che ci sia un campionato a settembre, poi uno a gennaio e uno ancora in primavera. In questo momento le gare sembrano durare molto più dei canonici 90 minuti e quindi bisogna sempre essere molto attenti. La Samp a Verona ha fatto bene all'inizio e poi ha perso, in campo servirà pazienza per cercare un successo che sarebbe per noi importante.

L’avversario è di tutto rispetto. Credo che il gruppo doriano sia forte, non avranno probabilmente Quagliarella e Torreira, squalificato, ma l’impianto di gioco è ormai collaudato e quindi si vedrà in campo una squadra tosta. Noi poi non siamo da meno con le assenze: chi scenderà in campo cercherà di fare il massimo perché manca poco alla fine della stagione. La nostra condizione atletica è buona, i risultati ora sono positivi ma bisogna andare avanti gara dopo gara senza fare troppi calcoli.

Tabelle? Mai fatte. Non faccio mai tabelle, le sbaglio puntualmente. È chiaro che siamo in una posizione di vantaggio, ma nessuna gara è scontata: guardate il Napoli a Reggio Emilia o la Juventus a Ferrara. Andiamo avanti una partita per volta, cerchiamo di proporre sempre il giusto atteggiamento con gli stimoli più importanti. All'andata abbiamo giocato bene nel primo tempo ma poi ci siamo un po’ persi, ora è tutto cambiato e fare paralleli è impossibile.

Il Milan? Ora siamo settimi. Abbiamo agguantato il settimo posto dopo tanto tempo, in questo momento siamo in Europa e quelle dietro, se facciamo quello che dobbiamo fare, non ci possono raggiungere. Il Milan è avanti 3 punti e ha il derby con l’Inter? Stiamo a vedere, il calendario dei rossoneri poi non mi sembra impossibile e quindi sarà difficile, ma per noi quello che conta è essere rientrati pienamente nella corsa alla qualificazione europea.