I primi battesimi a Mozzo dopo il lockdown: le storie d'amore di Elis e di Kenta
Il 36enne di origini albanesi e il 28enne giapponese sono stati i primi a ricevere il sacramento dopo la chiusura, insieme al mozzese Fausto Terzi. Quando è nato il figlio, Elis ha chiesto di essere battezzato insieme a lui
di Dino Ubiali
Elis e Kenta sono stati battezzati nella chiesa parrocchiale di Mozzo. Una notizia che fa piacere, i primi battesimi dopo il lockdown. Ma c’è di più, perché il primo, di origine albanese, ha 36 anni e Kenta, giapponese, ne ha 28. I due giovani hanno ricevuto battesimo, cresima e prima comunione nello stesso giorno.
Elis arriva in Italia dall’Albania vent'anni fa presso alcuni parenti che abitavano a Bergamo. La famiglia, cattolica, non l’aveva mai battezzato perché durante il regime dittatoriale si rischiava la galera. Una decina di anni fa Elis rientra in patria per una lunga vacanza e conosce Greta, anche lei albanese, scocca la scintilla e dopo alcuni anni si sposano civilmente. Vengono ad abitare a Mozzo e quando nasce il primo bambino, Riccardo, chiedono il battesimo e nel contempo Elis chiede di essere battezzato insieme a suo figlio.
Ma il percorso per il battesimo di un adulto è un po’ più complesso; inizia un cammino di due anni di preparazione ai sacramenti, accompagnato dalla catechista Patrizia Stella, insegnante in pensione sua vicina di casa, che poi sarà la sua madrina. Greta ed Elis nel frattempo si sposano in chiesa e poi arriva anche una bambina a rallegrare la famiglia che vive alla Dorotina. Elis doveva esser battezzato la notte di Pasqua, ma il Covid ha costretto a rimandare la cerimonia al 24 giugno. Insieme si è svolta la cresima a un ragazzo mozzese, Fausto Terzi, accompagnato dalla madrina, la nonna Adriana, che per motivi di salute nel 2019 non aveva potuto ricevere il sacramento.
Kenta invece è giapponese e lavora al teatro statale di Danza Classica di Lubiana...