«I vaccini monodose di Johnson & Johnson arriveranno in Italia dal 16 aprile»
A dirlo è stato il commissario nazionale all'emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo. Le caratteristiche di questo vaccino dovrebbero "spingere" la campagna
Oggi, lunedì 29 marzo, il presidente del Consiglio regionale della Liguria, Gianmarco Medusei, a margine dell’inaugurazione del maxi hub vaccinale della Fiera di Genova ha riportato la dichiarazione del commissario nazionale all'emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo, secondo cui «i vaccini Johnson & Johnson arriveranno in Italia dal 16 aprile».
Si tratta del vaccino monodose elaborato dall'azienda statunitense Janssen, che è la divisione farmaceutica della multinazionale Johnson & Johnson. Quetso vaccino ha superato la terza fase di sperimentazione in laboratorio e ha il vantaggio di necessitare di un'unica somministrazione. Secondo i dati forniti, darebbe una protezione molto forte dal virus, in quanto previene all'85 per cento i casi gravi e quasi al cento per cento la morte per infezione da coronavirus.
Inoltre, questo vaccino ha avuto modo di essere testato anche contro le varianti e ha dimostrato di funzionare ugualmente, certezza che non è fornita ad esempio da AstraZeneca, sul quale nelle scorse settimane sono stati avanzati dubbi.
Ovviamente, i due più grandi vantaggi, a livello logistico, consistono nell'essere un vaccino monodose, cosa che eviterà dunque il richiamo nei centri di somministrazione, e il poter essere conservato a temperatura di frigorifero. Gli unici effetti collaterali che risultano dagli studi, per ora, sono poche linee di febbre, che possono insorgere in alcuni soggetti e durare per circa uno-due giorni. L'azienda ha stimato che entro il 20121, in Europa, verranno consegnate intorno alle 200 milioni di dosi.
L'Italia sembra guardare con particolare favore a questo nuovo vaccino, in quanto potrebbe contribuire all'accelerazione della campagna, risparmiando molti grattacapi dal punto di vista dell'organizzazione e garantendo una notevole protezione a chi lo riceverà, anche rispetto alle varianti del virus.