Il bellissimo murale al Villaggio degli Sposi per omaggiare il quartiere e don Bepo
Realizzato sul muro dell'oratorio, è a firma del writer Rise The Cat e dei ragazzi del posto. Racconta la vita del sacerdote e della comunità
di Camilla Amendola
Ieri (domenica 27 ottobre), alle 11.40, è stato benedetto il murale realizzato dal writer Rise The Cat sui muri dell’oratorio del Villaggio degli Sposi.
L’opera, disegnata in collaborazione con gli adolescenti della parrocchia, ricorda i momenti cruciali della vita di don Bepo Vavassori e del quartiere, come ha ricordato anche don Matteo Cella, guida spirituale del quartiere, poco prima della benedizione.
Il disegno arriva dopo un anno di lavoro svolto con gli adolescenti. I ragazzi hanno scoperto la storia del quartiere attraverso la consultazione di documenti storici, come le fotografie dell’archivio e i vecchi bollettini parrocchiali, ma anche attraverso le parole delle persone che hanno visto il quartiere nascere e svilupparsi.
Fondamentale è stato anche l’incontro con la signora Sasso, una novantenne che risiede nel quartiere da quando si è sposata e che al Villaggio ha cresciuto i suoi figli. Ai giovani ha raccontato che «qui non ho mai passato un giorno brutto».
Don Arturo Bellini e don Matteo Cella
Il murales racconta diverse fasi della vita di don Bepo, colui che ha voluto la realizzazione del quartiere Villaggio degli Sposi. C’è la macchina da scrivere, per il suo impegno nel giornalismo; un alpaca che simboleggia il legame del quartiere con i missionari in Sud America; le casette realizzate dagli orfani del patronato negli anni Cinquanta e Sessanta; la chiesa che il quartiere ha avuto solamente il 19 marzo del 1960, dato che fino a quel momento i fedeli avevano soltanto una chiesetta di legno che era stata usata durante la guerra. Immancabile, poi, il volto di don Bepo che osserva il quartiere.
Alla benedizione, oltre che don Cella, era presente anche il parroco don Arturo Bellini.