La manifestazione

Il Bergamo Pride torna il 12 giugno (ma le modalità sono da definire)

Il comitato organizzatore: «Dobbiamo recuperare il tempo perso, perché l’omo-transfobia, la misoginia, la pedofilia e il razzismo non si arrestano con il virus, anzi»

Il Bergamo Pride torna il 12 giugno (ma le modalità sono da definire)
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In quale modalità si svolgerà non è ancora dato sapere, vista la pandemia in corso. Però c’è una data per il Bergamo Pride 2021: 12 giugno. «Bergamo, ma non solo, ha dovuto fare i conti con un male grande – scrive il comitato organizzatore nel comunicato di presentazione – e proprio per questo motivo nel 2020 non ci si è potute e potuti organizzare per scendere in piazza con bandiere arcobaleno per manifestare per i nostri diritti. Dobbiamo recuperare il tempo perso, perché l’omo-transfobia, la misoginia, la pedofilia e il razzismo non si arrestano con il virus, anzi».

Un colore al mese. Il comitato per l'anno che viene ha pensato ad un percorso cromatico basato proprio sui colori della bandiera arcobaleno. Infatti ogni mese ci sarà un macrotema a cui saranno legati uno o più eventi, come è stato con il mese di novembre, intitolato “Violenza contro i corpi. Evento legato alle collaborazioni con Prometeo Onlus, associazione nazionale contro la pedofilia, NonUnaDiMeno Bergamo, AiutoDonna, Elia Bonci, attivista transgender, Bernard Amponsah, performer black queer, e Gigliola Bejaj, che ha donato la sua testimonianza di vittima di stupro. Il tema principale è stato la violenza e i colori che hanno portato alla costruzione dell'evento erano il rosa, l'azzurro, il nero, il marrone e il bianco. L’evento previsto per dicembre avrà come sfondo il rosso e si intitolerà “Buon Natale, Salute Sessuale”. Gli incontri online si terranno dal 18/12 al 22/12 e tratteranno di prevenzione sessuale, Hiv+ e dei vari orientamenti. E così dicendo per i mesi a venire.

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Tutto questo sarà portato sul territorio grazie alla collaborazione con molte associazioni e realtà territoriali e non, con la speranza di coinvolgere più realtà possibili e costruire reti sociali e di solidarietà. «Per esempio vi invitiamo a partecipare alla campagna di raccolta alimenti promossa da La Melarancia, associazione ci si occupa di dare supporto alle donne cisgender e transgender vittime della tratta della prostituzione – scrive il comitato -. Inoltre continua il nostro contributo all'interno del “Tavolo contro l'omo-bi-lesbo-transfobia” istituito presso il Comune di Bergamo, dove abbiamo richiesto di intitolare un simbolo cittadino alla lotta alle discriminazioni».

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