Il canto di speranza per Bergamo de Gli Harmonici, il giovanissimo coro bergamasco
I bambini e i ragazzi hanno realizzato, sotto la supervisione del maestro Fabio Alberti, questa versione delicata ed elegante di "Cuckoo!" del compositore Britten
«Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno la primavera»: questa citazione di Pablo Neruda rispecchia pienamente lo spirito con cui il coro di voci bianche Gli Harmonici ha deciso di realizzare il suo nuovo progetto. Fabio Alberti, direttore del coro, trascorse alcune settimane dall’inizio della quarantena forzata, ha lanciato una sfida ai suoi piccoli coristi: continuare a cantare insieme, anche se a distanza.
La necessità aguzza l’ingegno, e così si è subito pensato di sfruttare la tecnologia a proprio vantaggio e utilizzarla come mezzo per riprodurre un’idea della coralità - pur mutata - e restituirla a un pubblico. Lo spettatore non è certamente quello a cui il coro è abituato, anche questo trasformato dalle circostanze. L’idea è parsa subito chiara: girare un video musicale che unisse le singole esibizioni di tutti i cantori del coro bergamasco, ritraendoli ognuno nel proprio contesto famigliare. I bambini, con un’età compresa fra i 6 e i 14 anni, hanno accettato con irrefrenabile entusiasmo e ciascuno di loro si è preso l’impegno di registrare la propria traccia e di mandarla al Maestro. Così, dal giardino in fiore di ogni bambino si sono innalzate le note di Benjamin Britten.
Si tratta di Cuckoo, una poesia di Jane Taylor musicata dal noto compositore inglese, che, riecheggiando il verso del cuculo, ci trasporta per qualche minuto in una realtà priva di preoccupazioni, spensierata e rassicurante. Il canto dell’uccello, nella costante ripetitività, ci culla e ci guida alla scoperta del suo piccolo mondo. In questa delicata situazione in cui, specialmente a Bergamo, la paura e la sofferenza regnano incontrastate, questo vuole essere un canto di speranza che scaturisce dalle piccole cose che appaiono spesso scontate e che consenta il manifestarsi di una vera e propria rinascita. Una rinascita che parte dai più piccoli, coloro che meno hanno colpe e che più possono insegnare ai grandi l’importanza della ripartenza. Il canto corale è un mezzo di espressione artistica che pone al centro il valore della condivisione, valore che mai come in questo momento deve essere recuperato.