Il matrimonio di Marina e Raffaele ad Alzano, cioè quando l'amore batte il Coronavirus
di Elena Conti
Niente può fermare l’amore. Nemmeno il Coronavirus. Lunedì 24 febbraio, alle 11, Marina Masserini e Raffaele Catalano sono convolati a nozze nella sala consiliare di Palazzo Pelliccioli, sede del Comune di Alzano Lombardo. Pochi (ma buoni) invitati, tanta gioia e nessuna paura. «Non temevamo il Coronavirus – racconta Marina Masserini, 53 anni, originaria di Gazzaniga e residente ad Alzano da qualche anno –, io e mio marito Raffaele (47 anni, ndr) siamo convinti che l’allarmismo dilagante sia spropositato rispetto al pericolo reale. Ma domenica, quando abbiamo saputo che avrebbero chiuso molto luoghi chiusi aperti al pubblico, mi sono preoccupata per la buona riuscita del nostro matrimonio».
Fino all’ultimo, gli sposini non erano sicuri che la cerimonia avrebbe avuto luogo. «Abbiamo chiesto in Comune. Siamo rimasti in contatto con l’assessore Mariangela Carlessi, che ci ha tenuti informati sugli sviluppi. Domenica alle 22 ci ha comunicato che la cerimonia poteva aver luogo. Abbiamo saputo che potevamo sposarci meno di 12 ore prima dell’evento! Eravamo comunque intenzionati a non annullare la festa, stavamo facendo i preparativi da settimane e i miei figli che vivono all’estero sono venuti in Italia apposta per il nostro matrimonio. Al limite saremmo venuti in Comune successivamente per le firme, anche se in questo modo sarebbe stato un matrimonio “a metà”. Mio marito Raffaele era molto zen, ha continuato a ripetermi che tutto sarebbe andato per il meglio e così è stato».
La coppia di neosposini con i figli
«Alcuni nostri invitati si sono tirati indietro – ammette – e ci è dispiaciuto. Ci hanno detto che non se la sentivano perché il municipio è proprio nei pressi dell’ospedale, dove nella giornata di domenica c’erano due pazienti contagiati. Io comprendo la paura delle persone, ma sono altrettanto convinta che serve mantenere il buon senso. In sala consiliare eravamo a malapena in venti, credo che ci siano più possibilità di contagio andando a fare la spesa all’Iper». E chi ha partecipato al matrimonio non è certo rimasto deluso. «Dopo la breve cerimonia ci siamo spostati in giardino per le fotografie e poi a Ranica, al bar di un’amica, per la festa. È stato un bellissimo matrimonio, una festa meravigliosa. Avendo preparato per più persone, siccome alcuni invitati non sono venuti, è avanzato del cibo e i nostri amici presenti lo hanno portato a casa. Ci hanno guadagnato!».
Soddisfazione anche da parte dell’assessore Mariangela Carlessi, che ha unito Marina e Raffaele in matrimonio. «Siamo rimasti in contatto per tutta la giornata di domenica – conferma –, ho aggiornato la coppia sugli ultimi sviluppi. Fino a che la riunione di domenica sera con i sindaci bergamaschi non è finita, non avevamo la certezza di poter ospitare la cerimonia in Comune. Se Alzano fosse stata classificata come zona rossa, ad esempio, avremmo dovuto a malincuore comunicare a Marina e a Raffaele che avrebbero dovuto rimandare la celebrazione. Invece è stato deciso che Alzano fosse in zona gialla; considerando il numero ridotto di invitati, già contenuto anche senza le defezioni, abbiamo dato l’ok al matrimonio. L’ho comunicato alla sposa, che domenica era molto preoccupata e che ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Alla fine tutto è andato per il meglio. L’amore ha vinto sul virus!».