Il pescatore di Alzano che ha regalato sessanta trote (sono andate a ruba!)
Aveva una scorta di pesci, presi durante le gare sportive di novembre e dicembre. L’idea è venuta parlando con la nonna. «Mi hanno chiamato in tanti». Appuntamento davanti all’oratorio
di Elena Conti
Ad Alzano le trote gratis sono andate a ruba. Un bel gesto quello di Giuseppe Ravasio, pescatore della Asd Molinello di Nembro e parte della Fipsas Bergamo, che ha deciso di regalare le sue trote da gara a chi ne avesse bisogno. Ma la bella idea è nata grazie a sua nonna. «Ogni mese - spiega Giuseppe - porto a mia nonna cinque o sei trote da gara. Sono quelle che pesco durante le competizioni, che vengono immesse appositamente nei fiumi per ripopolare le trote adulte. Quelle posso portarle a casa, mentre le trote selvatiche le liberiamo sempre, sia in gara sia durante tutta la stagione di pesca da fine febbraio a metà ottobre. Le tengo in freezer, già pulite. Dalle ultime gare, soprattutto tra novembre e dicembre, ho portato a casa una sessantina di trote da gara, poi a causa della pandemia non ci sono state altre gare e non ho aumentato la mia scorta».
«Qualche settimana fa ho portato a mia nonna alcune delle mie trote. Lei come sempre era contenta e mi ha fatto notare che ogni trota corrisponde a un pasto, come quantità di pesce. E allora mi è venuta l’idea. Se io porto a una coppia di anziani sei trote, saranno a posto per tre pasti. Anziché spendere i soldi per il pesce, potranno usarli per comprare altro quando fanno la spesa. Allora ho scritto sul gruppo Facebook di Alzano, dichiarando che avrei regalato le trote a chi mi avesse scritto che ne aveva bisogno. Naturalmente non chiedevo l’Isee, sono andato sulla fiducia».
E in pochi giorni Giuseppe ha esaurito la sua scorta. «Mi hanno contattato in tanti. Qualcuno voleva pagarmele, ma quando ho spiegato che era un’iniziativa per chi davvero ne aveva bisogno ha lasciato la precedenza agli altri. Mi sono organizzato così: ho messo ogni trota in un sacchetto pulito e sterilizzato, ovviamente indossando guanti e mascherina. Poi ho dato appuntamento a chi voleva le trote di fronte all’Oratorio Immacolata di Alzano. Le persone chiaramente non venivano apposta, passavano durante il loro viaggio per fare la spesa. Lasciavo le trote su un cancellino e loro passavano a ritirarle».
Ora la scorta di trote è terminata, ma Giuseppe spera di tornare presto al fiume. «Sto smaniando per tornare a pescare, spero si possa riprendere dal 4 maggio. La pesca, soprattutto quella alla trota selvatica, è uno sport individuale; non si creano assembramenti». Anche i pescatori hanno dato il loro contributo per l’emergenza Covid-19. L’associazione pescatori di Bergamo ha raccolto 10 mila euro...