Tra Regno Unito e Germania

Il più antico messaggio in bottiglia E la bella storia del ritrovamento

Il più antico messaggio in bottiglia E la bella storia del ritrovamento
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Qui ci sono due aspetti del mondo che meritano tutta la nostra attenzione e il nostro plauso: la perfetta tenuta di un archivio; la disposizione tutta tedesca a seguire religiosamente le istruzioni, da qualunque parte provengano.

Procediamo con ordine: una signora (tedesca) sta passeggiando nell’aprile scorso sulla riva del mare nell’isola di Amrum (Mare del Nord, appena sotto la Danimarca). La signora si chiama Marianne Winkler e si china per prendere una bottiglia affiorante. Data una rapida occhiata vede che contiene un foglietto verde che ha l’aspetto di un messaggio. Poiché la bottiglietta è sigillata - quindi bisogna romperla per poter leggere il foglietto - la signora Winkler la fotografa, si fa aiutare dal marito a fracassarla, estrae il foglietto e capisce di doverlo inviare alla Marine Biological Association del Regno Unito. Tornata a casa prende una busta, mette l’indirizzo e spedisce il tutto. Per il disturbo le sarà riconosciuto uno scellino, dice il messaggio. Lo scellino è una moneta che non si usa più dal 1971, da quando cioè la Gran Bretagna è passata al sistema decimale.

 

 

Al Marine Biological Association l’arrivo della lettera suscita una certa sorpresa, perché nessuno ha memoria di un evento di quel tipo. Ma qualcuno - ha riferito il portavoce dell’Associazione - riconosce il nome stampato sul biglietto verde: è quello di George Parker Bidder, scienziato inglese della Belle Époque e già Presidente dell’Associazione. Una veloce ricerca negli efficientissimi archivi consente di accertare che tra il 1904 e il 1906 il Parker Bidder varò la bellezza di 1.020 bottiglie dal medesimo contenuto di quella rinvenuta a Amrom, nell’ambito di una ricerca sui percorsi delle correnti sottomarine negli oceani settentrionali del pianeta e gli spostamenti di un pesce indicato come plaice che probabilmente si riferisce alle aringhe più che alle sogliole o alle passere di mare come vorrebbero i dizionari.

Una delle 1020 è appunto la bottiglia trovata dalla signora Winkler: l’unica ad aver seguito le istruzioni. Altre ne erano state trovate nelle reti di qualche peschereccio, ma oltre 400 rimangono a tutt’oggi disperse. «Pensiamo che molte di queste ultime saranno andate perdute nel tempo, ma non è impossibile - per quanto altamente improbabile - che altre ne affiorino da qualche parte», ha detto il portavoce Guy Baker. Chi avesse la fortuna di imbattersi nella successiva sappia che le indicazioni sono in tre lingue: inglese, olandese, tedesco e che il foglietto prevede lo spazio per indicare dove, come e quando è avvenuto il ritrovamento.

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Century-old message in a bottle washes up in Germany
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Marianne Winkler found this postcard inside a century-old bottle on Germany's Amrum Island in April.

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Dato che il biglietto riconosceva, come abbiamo detto, il premio di uno scellino a chi lo avesse inviato all’Associazione, la stessa ha provveduto ad inviarne uno preziosamente confezionato e con tanto di ringraziamenti alla signora Winkler e al marito. Il Guinness World Record ha annotato l’evento scrivendo che coi suoi 99 anni e 43 giorni passati fra la messa in acqua e l’approdo, è la più “anziana” fra le bottiglie contenenti messaggi che siano state ripescate. A questo punto è più probabile che si trovino sulle spiagge bottiglie più antiche di quella della flotta del dottor Parker Bidder che non più recenti, perché da qualche anno gli scienziati marini microchippano, taggano elettronicamente i pesci per sapere cosa succede sott’acqua.

Sarà magari, il prossimo, un manoscritto come quello di cui parla un famoso racconto di Edgar A. Poe. Ricordate? «Del mio paese e della mia famiglia ho poco da dire…». La vita è così: c’è chi si appassiona ai viaggi delle sardine e chi perde la testa dietro i racconti. Quel che li accomuna è la felicità che si prova quando si viene visitati da una bottiglia imprevista. Altri giungono fino ad esultare perché una signora non si è affrettata a gettarla nel bidone del vetro. Altri ancora - che possono eventualmente coincidere coi precedenti - sono anche grati alla Luftwaffe per non aver bombardato gli archivi della Marine Biological Association e a coloro che li tengono in efficienza.

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