Il Premio Francesco Arrigoni assegnato all'Istituto alberghiero Sonzogni di Nembro
Francesco Arrigoni è deceduto prematuramente nel 2011. Da nove anni un comitato assegna il riconoscimento alle realtà agroalimentari che si distinguono soprattutto per il profilo etico
Il Premio Francesco Arrigoni, dedicato alla memoria del giornalista gastronomico prematuramente scomparso nel 2011, quest’anno è stato assegnato all’Istituto alberghiero Sonzogni di Nembro.
«Questo travagliato periodo ha messo in luce l’importanza del nostro sistema educativo, evidenziandone, contemporaneamente, l’estrema fragilità», sottolinea Antonella Colleoni, moglie di Francesco Arrigoni e presidente del Comitato che riunisce familiari, amici e colleghi del giornalista e che da nove anni assegna il riconoscimento alle realtà agroalimentari che si distinguono in particolare sotto il profilo etico.
«La scuola è un luogo d formazione e relazione – prosegue Colleoni -, è uno strumento chiave per prendersi cura delle cicatrici lasciate dalla pandemia nelle nuove generazioni e per questo abbiamo deciso di premiare l’Istituto alberghiero. Oltre all’approccio alle tematiche agroalimentari mediato da valori etici, in linea con lo spirito del comitato, l’Istituto si distingue per l’attenzione dedicata a ciascuno studente, per il pensarsi e l’agire come una vera e propria comunità educante».
Molteplici sono infatti le iniziative che testimoniano questa vocazione; ad esempio la realizzazione di percorsi per l'istruzione degli adulti, volti a promuovere la formazione culturale, civile ed etica in un'ottica di educazione permanente, e l’istruzione superiore promossa nel carcere di Bergamo, dove quest’anno i primi detenuti sosterranno gli esami di stato.
Lo scorso anno il Premio era stato assegnato eccezionalmente all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Quest’anno, il Comitato desidera ricordare con Francesco Arrigoni anche altri due grandi personalità scomparse: Gianni Mura, geniale giornalista sportivo, grande amico di Francesco e componente del Comitato, e lo chef Vittorio Fusari, franciacortino, infaticabile sostenitore del Premio.
Vista l’emergenza sanitaria ancora in atto non sono previste cerimonie pubbliche. L’auspicio del comitato è di poter omaggiare tutti a settembre, con un evento in presenza organizzato negli spazi dell’Istituto Sonzogni.