Nel 2017 il primo prototipo?

Il progetto fantascientifico del treno che va a 1.200 km/h

Il progetto fantascientifico del treno che va a 1.200 km/h
Pubblicato:
Aggiornato:

Era il lontano 27 settembre 1825 quando un'automotrice, quella poi passata alla storia come Locomotion n.1, trainò il primo treno commerciale della storia sulla tratta tra Stockton on Tees e Darlington. L’ingegnere che progettò sia la locomotiva che la tratta era George Stephenson. Il convoglio era composto da carri da miniera e dalla prima carrozza passeggeri vera e propria della storia, su cui viaggiarono alcune delle più importanti personalità locali del tempo. La velocità media era di circa 9 chilometri orari. Di acqua sotto i ponti ne è passata da allora e se il primo treno era ben lontano anche solo dai 50 chilometri orari, oggi, a quanto pare, potremo presto viaggiare su delle carrozze che arriveranno a toccare la strabiliante velocità di 1.200 chilometri orari.

 

 

Questo progetto, che fino a qualche tempo fa sembrava solo utopia, è stato battezzato con il nome “Hyperloop” ed è finanziato e seguito da Elon Musk, noto imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense. Musk è soprattutto conosciuto per aver creato la Space Exploration Technologies Corporation e la Tesla Motors, senza contare che è anche cofondatore di PayPal, il sistema di pagamento via internet più grande al mondo. Secondo alcune testate giornaliste americane, Musk avrebbe deciso di creare un treno superveloce nel momento in cui è naufragato il progetto di un nuovo e più efficiente collegamento ferroviario tra Los Angeles e San Francisco, che distano 600 chilometri. Il treno esistente e ad oggi più veloce sulla tratta impiega circa 6 ore di tempo per percorrere la distanza tra le due città. Un tempo eccessivo e inconcepibile per un imprenditore che non vuole sprecare neppure un secondo della propria giornata. Per questo Musk ha deciso di finanziare un progetto teso alla realizzazione di un treno superveloce. E con il risultato finale presentato, la tratta Los Angeles-San Francisco verrebbe coperta al massimo in una trentina di minuti.

 

elon musk

[Elon Musk]

 

Come funzionerà. Il convoglio si muoverà all’interno di un “tubo” sopraelevato e sarà in grado di lievitare grazie a una combinazione di magneti posti all’esterno del treno e sulle pareti della galleria. Inoltre, come spiega Focus, «l’opportuna coordinazione dei magneti permette al treno di rimanere sollevato e di spingersi in avanti. C’è poi anche un compressore montato in testa a ogni convoglio che aspira l’aria davanti al treno e la espelle sotto alle carrozze, così da ridurre l’attrito e contribuire alla levitazione». Per realizzare questo avveniristico progetto è nata la Hyperloop Transportation Technologies. Stando alle parole del CEO dell’azienda, Shervin Pishevar, la concretizzazione di questo treno non solo cambierà la classica planimetria delle città, ma porterà anche le grandi case automobilistiche a migliorare i loro prodotti: «Nel nostro progetto – ha spiegato Pishevar durante un’intervista – il focus non è solo su come muoversi da città a città, ma anche su come arrivare alla stazione degli Hyperloop. Perché il tutto funzioni e sia conveniente, serve che da qualsiasi punto della città, in 20 minuti al massimo, si arrivi alla stazione principale. Pensiamo ad esempio a delle macchine senza pilota, che portino il passeggero a un Hyperloop locale e da lì alla stazione principale».

HyperLoop_TestTrack3_QVCA_copyright_c_2015_omegabyte3d-1024x626
Foto 1 di 4
HyperLoop_TestTrack4_QVCA_copyright_c_2015_omegabyte3d-1024x630
Foto 2 di 4
Hyperloop-passenger-capsule-version-cut-away
Foto 3 di 4
hyperloop-pod
Foto 4 di 4

È però presto per immaginare il risultato finale ed è quindi necessario limitarsi a citare un famoso detto latino, che dice: “il tempo è il più saggio perché svela ogni cosa”. Stando sempre a quanto spiega Focus, però, a breve potremo già vedere il primo prototipo di questo treno in movimento, dato che un’azienda californiana si è offerta di costruire un circuito di prova lungo circa 8 chilometri. Il tutto potrebbe essere pronto nel giro di un paio d’anni. I più ottimisti assicurano che il 2017 potrebbe essere l’anno giusto.

Seguici sui nostri canali