In distribuzione 22mila “kit” per le persone più fragili della città
Comprendono prodotti per l’igiene personale, zaini, borracce, sacchi a pelo, cuscini gonfiabili, coperte, biancheria. Sono stati acquistati con fondi dell’Unione Europea
Grazie a un accordo con gli enti partecipanti alla co-programmazione relativa al settore del contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione dei senza fissa dimora, il Comune di Bergamo ha potuto distribuire un finanziamento europeo di circa 550mila euro, destinato ad azioni a contrasto della deprivazione materiale, con cui sono stati acquistati beni di prima necessità.
22mila i kit in distribuzione da oggi, venerdì 12 gennaio, alle persone più fragili della città a cura dei diversi enti coinvolti - Cooperativa di Bessimo, Fondazione Diakonia Onlus-Caritas Bergamasca, Patronato San Vincenzo, Fondazione Don Resmini, Cooperativa Contatto, Cooperativa Il Pugno Aperto, Opera Bonomelli - composti da prodotti per igiene personale, zaini, borracce, sacchi a pelo, cuscini gonfiabili, coperte, biancheria personale molto altro ancora.
«Oltre alle progettualità legate al Pnrr, e quindi la stazione di posta e i cinque appartamenti di housing first, non trascuriamo le necessità del presente e la capacità di attrarre fondi. Lavoriamo intensamente da anni con gli enti del territorio che si occupano di questo settore così delicato e difficile per la costruzione e realizzazione di progettualità e interventi dedicati a coloro che, nella nostra città, vivono ai margini. Una collaborazione che si rinnova concretamente anche oggi con la distribuzione di un quantitativo importante di beni utili ad affrontare la quotidianità e l’inverno di queste persone. Coloro che accedono portano fragilità e bisogni diversi e diversificati e necessitano di risposte altrettanto diversificate, da quelle sanitarie a quelle che riguardano il soddisfacimento dei bisogni primari (cibo, posto letto, indumenti...). In questo senso, la collaborazione con la rete dei servizi è fondamentale e l’azione di oggi rappresenta un passo concreto», dichiara Marcella Messina, assessore alle Politiche Sociali.
«Oggi i Servizi che si occupano di grave marginalità, ringraziano l’Unione Europea e il Comune di Bergamo per aver messo a disposizione questi beni di prima necessità a favore di persone che vivono in forte precarietà. Alla mensa alla stazione delle autolinee distribuiamo dei kit di sopravvivenza per ridurre il danno del vivere in strada con particolare attenzione a chi fatica più di altri a emanciparsi dalla propria condizione. Coperte, sacchi a pelo, vestiario invernale, ausili sanitari e altro che per noi rappresentano anche una preziosa occasione di aggancio e avvio di una relazione che porti a percorsi di riscatto, racconta Marco Delvecchio, Cooperativa di Bessimo
«Oggi è un giorno importante e simbolico per diversi aspetti. Il primo attiene la collaborazione e la sinergia tra Comune ed enti che operano in quest’ambito che si ritrovano insieme a realizzare un progetto significativo per chi vive in condizione di grande difficoltà. Il secondo riguarda l’attenzione che dobbiamo porre rispetto ai bisogni che queste persone esprimono e che riguardano cose semplici, fondamentali e quasi sorprendenti agli occhi di chi ha tutto. Il terzo aspetto riguarda la città di Bergamo che, seppur ricca e benestante, ha dentro di sé un mondo di confine, che fatica, che chiede un lavoro quotidiano attento degli operatori, ma anche uno sguardo aperto e consapevole di tutti», conclude don Roberto Trussardi, Caritas Bergamasca.