Il censimento della Lipu per salvare i rondoni si amplia alla provincia di Bergamo
I rondoni nidificano tutti gli anni all’interno delle stesse cavità nelle parenti o nei tetti dei palazzi. Le ristrutturazioni rischiano di eliminare o nascondere i nidi. Se questo fenomeno interessa tutta la colonia, cioè decine di rondoni che in quel luogo nidificavano, questa può disperdersi e la stagione riproduttiva rischia di correre un grave pericolo
Sono ormai due anni che la sezione bergamasca della Lipu, la Lega italiana per la protezione degli uccelli, promuove il progetto "In volo con i rondoni", grazie al quale è stato possibile censire tre diverse specie di rondoni all’interno del perimetro della città di Bergamo. Quest’anno però l’associazione ambientalista orobica si è posta un obiettivo ancora più ambizioso, estendendo l’iniziativa a tutto il territorio provinciale, nella speranza «di far arrivare il nostro messaggio di conservazione della biodiversità ancora più lontano, raggiungendo un maggior numero di amministrazioni locali e rendendole più sensibili e consapevoli», sottolinea la delegata Jennifer Pievani.
I rondoni
I rondoni, nelle serate di primavera, possono essere facilmente scambiati per rondini. In realtà si tratta di una specie del tutto diversa per aspetto e comportamento. Come le rondini migrano dalle regioni sub-sahariane verso le latitudini settentrionali per nidificare e riprodursi, ma a causa delle loro zampe corte possono cercare appigli solo sulle pareti rocciose, non su cavi aerei o cornicioni.
Inoltre, a differenza delle rondini, hanno lunghe ali arciformi che permettono loro di volare pressoché continuamente ma soprattutto tornano sempre, anno dopo anno, allo stesso nido. Ed è proprio questo aspetto che mette a rischio la conservazione dei rondoni.
I nidi vengono infatti creati all’interno di cavità nelle parenti o nei tetti dei palazzi. Nel caso in cui vengano rimossi o nascosti da lavori di ristrutturazione, questi uccelli non riescono più ad accedervi e, se questo fenomeno interessa tutta la colonia, cioè decine di rondoni che in quel luogo nidificavano, questa può disperdersi e la stagione riproduttiva rischia di correre un grave pericolo.
«Negli stessi spazi nido dei rondoni, inoltre, sono spesso presenti altri piccoli animali quali lucertole muraiole, gechi, farfalle, oltre a codirossi, taccole, pipistrelli – spiegano dalla Lipu di Bergamo -. Quindi, conservando i nidi dei rondoni, si proteggono anche queste altre specie. Si protegge la biodiversità».
La campagna
Per questa ragione i volontari bergamaschi della Lipu hanno promosso il censimento, segnando su una mappa i punti in cui nidificano i rondoni che è stata poi consegnata agli amministratori locali affinché ne tengano conto quando autorizzano le ristrutturazioni. Tra il 2019 e il 2020 i dati sono stati riportati su schede tecniche, che hanno dato vita a una mappa dei siti di nidificazione dei rondoni che potete consultare al seguente link.
Quest’anno la Lipu di Bergamo ha lanciato la campagna di censimento estendendola a tutta la provincia con lo stesso obiettivo, cioè sensibilizzare le amministrazioni comunali affinché preservino i nidi dei rondoni durante le opere di manutenzione degli edifici. Alla campagna "In volo con i rondoni" può partecipare chiunque: si tratta infatti di una attività di “citizen science” che si svolgerà da aprile a settembre, il periodo in cui le colonie dei rondoni sono presenti alle nostre latitudini. Sono previsti anche momenti di formazione online e una uscita per osservazioni sul campo. Per informazioni ulteriori e per aderire al progetto è possibile scrivere all’indirizzo mail eventilipubg@gmail.com