Infarto al bar in piazza Pontida, 67enne salvato da un infermiere
Daniele Trucchi, 35 anni, ha prima praticato il massaggio cardiaco e poi usato il defibrillatore che gli ha portato la polizia locale: «Ho fatto solo il mio dovere»
Talvolta delle “tragiche fatalità” causano morti inaspettate. In altri casi, fortunatamente, delle coincidenze provvidenziali risolvono delle situazioni che non sembrano destinate a un lieto fine. Come accaduto sabato 4 febbraio, alle 15, in un bar di piazza Pontida.
Un 67enne viene colto da infarto mentre è seduto al tavolino con la moglie. Si accascia. Lì vicino, però, c’è Daniele Trucchi, infermiere. Non un infermiere qualsiasi, tra l’altro: lavora nel reparto di rianimazione cardiochirurgica dell'Humanitas Gavazzeni. L’uomo migliore al momento giusto.
Trucchi si è subito precipitato a prestare soccorso, effettuando un massaggio cardiaco al 67enne. Poi ha usato il defibrillatore che la Polizia locale, intervenuta prontamente, gli ha ha portato. L’uomo, di Villa d’Almè, si riprende e viene portato dall’ambulanza all’ospedale Papa Giovanni.
Dopo il ricovero in terapia intensiva la moglie ha diffuso sul gruppo Facebook “Se di Bergamo se...” un messaggio di ringraziamento nei confronti dell'infermiere, non avendolo potuto fare subito dopo quelle fasi concitate:.
«Volevo ringraziare, sperando che legga questo messaggio, l’infermiere che sabato pomeriggio in piazza Pontida ha salvato la vita a mio marito colto all’improvviso da arresto cardiaco e infarto. Grazie di cuore, sei stato un angelo».
L’infermiere ha letto e risposto;
«Sono davvero sollevato nel sapere che sta meglio ma in fin dei conti ho fatto solo il mio dovere».